Joselu, il ritorno in maglia blancos da erede di Benzema
"Vuelta a casa". Così Joselu, con un post sui propri social, ha celebrato la prima rete stagionale contro il Getafe, terminata 2-1 in rimonta con il gol decisivo del solito Bellingham. La prima firma in Liga con il Real Madrid. Il primo centro nel giorno del suo ritorno al Santiago Bernabeu. Dodici anni dopo, l'attaccante spagnolo ha riabbracciato il popolo blancos. Dodici anni dopo, con diverse esperienze alle spalle, l'attacco del Real passa dalle sue giocate. Dopo otto gare disputate, Joselu sta dando un apporto notevole in fase offensiva: quattro gol e due assist. L'attaccante spagnolo non ha intenzione di fermarsi. Continuità ed efficacia anche in Champions League, a partire dalla trasferta di Napoli.
Da Almeria a Getafe: la strada è stata lunga
All’anagrafe José Luis Sanmartin Mato, nato a Stoccarda ma trapiantato anzitempo in terra spagnola. Prima il Celta Vigo, poi la chiamata che non ti aspetti. Joselu firma per il Real Madrid Castilla, seconda squadra madridista. Più di 30 gol in poco più di 60 presenze: il talento dello spagnolo non passa inosservato. Josè Mourinho – all’epoca allenatore dei blancos – lo segue da vicino, il potenziale c’è.
Il 21 maggio del 2011 ecco l’esordio in prima squadra: a Joselu bastano appena sei minuti per partecipare alla goleada contro l’Almeria, siglando il gol del definitivo 8-1. Ma torniamo all’attualità. Dopo aver cambiato otto squadre negli ultimi dodici anni, l’attaccante spagnolo torna nella capitale e lo fa in grande stile, alla sua maniera. Il Bernabeu, dopo i vari lavori di ristrutturazione, ha riaperto le porte ai tifosi per la prima gara casalinga della nuova stagione.
Dopo i primi 45’ il Real Madrid è sotto 0-1 contro il Getafe. Serve una scossa. Il secondo tempo è come un deja vu: stessa porta di quell'indimenticabile maggio 2011, conclusione di destra e gol del pareggio. Joselu ci mette lo zampino nella prima rimonta stagionale.
Il primo, di certo non l'ultimo. Nel mese di settembre, il 33enne è andato a segno in altre tre occasioni - risultando sempre decisivo - contro Real Sociedad, Las Palmas e Girona.
Il peso dell'attacco sulle spalle
In quel lontano 2011 subentrò al posto di Benzema. Come un passaggio di testimone, impronosticabile all’epoca, ma pensarlo oggi fa un certo effetto. Un’eredità da raccogliere con grande entusiasmo e con la consapevolezza di non essere lì per caso: 149 reti ne sono una prova inconfutabile. Concretezza sotto porta ed efficacia. Il compito dell’attaccante è fare gol e Joselu, nell'anno decisivo della sua carriera, non può esimersi da questo incarico. Per tornare sul punto più alto della Liga e, forse, anche d'Europa: il cammino, ora, passa per l'Italia direzione Napoli, per la seconda partita della fase a gironi di Champions League.
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