Jorginho: "Sarri alla Juventus? Per i napoletani sarebbe un tradimento"

Imprescindibile nel Chelsea di Sarri, fondamentale anche nell'Italia di Mancini. Cambia la squadra, non l'importanza di Jorginho. Nessun allenatore ci rinuncia, che si tratti di Serie A, Premier o Nazionale. Ci sarà anche con Grecia e Bosnia, i prossimi due ostacoli verso Euro 2020. Li affronterà con il sorriso, perché il centrocampista brasiliano ha appena vinto l'Europa League.

Lo ha fatto con Sarri in panchina appunto, lo stesso allenatore che ha avuto a Napoli e che adesso potrebbe finire alla Juventus: "Ha svolto un lavoro positivo con il Chelsea - ha spiegato l'italo-brasiliano in conferenza stampa - ci sono state diverse critiche ma alla fine siamo arrivati terzi, abbiamo vinto una coppa e ne abbiamo persa un'altra in finale. Penso sia stata una grande stagione e mi dispiacerebbe qualora Sarri andasse via"

sarri europa league GETTY

Certo, il popolo napoletano Jorginho lo conosce bene. Sa come potrebbe reagire nel caso in cui Sarri passasse alla Juventus: "I tifosi azzurri ce l'hanno nel cuore, normale che possano arrabbiarsi. Sono calorosi, sanno darti tutto. Potrebbero viverla come un tradimento, sono fatti così. Poi vedremo cosa succederà".

Intanto non sono mancati coloro che non hanno apprezzato il lavoro dei due ex Napoli arrivati a Londra in estate: "Probabilmente per la cultura calcistica che c'è lì la gente non era abituata a vedere un giocatore come me davanti alla difesa. Leggo più il gioco, ho meno prestanza fisica. Per i tifosi è stato tutto molto diverso e quindi hanno puntato il dito quando non arrivavano i risultati. Ma alla fine ho dimostrato che si sbagliavano su di me".

Non facile passare dall'Inghilterra all'Italia, ci sono delle differenze: "In premier l'intensità è molto più alta e le squadre non hanno paura di attaccare. Per questo ho dovuto difendere molto di più di quanto non facessi in Italia. Le partite sono più aperte. In Serie A invece manca questa mentalità, alcune avversarie entrano già sconfitte e non credono mai alla vittoria. Per questo in Champions le big incontrano qualche difficoltà di troppo. Per quanto mi riguarda aver lavorato con giocatori di un certo livello mi ha fatto crescere".

Chiosa anche sul futuro e su un possibile ritorno in Italia: "L'Italia mi manca - ha confessato Jorginho - amo questo paese e un giorno mi piacerebbe tornare a vivere qui. Il Verona in Serie A? Sono felicissimo per una pizza che meriterebbe sempre grandi palcoscenici". Infine spazio ovviamente anche all'Italia e alla prossima partita contro la Grecia: "Sarà una gara complicata, anche perché loro sono una squadra di palleggiatori e quindi dovremo correre. Ma andremo lì per vincere, perché un successo fuori casa sarebbe importante".

Emerson: "Sarri deve rimanere al Chelsea"

Foto Sarri Image.jpeg

Accanto a Jorginho anche un altro italo-brasiliano, ovvero Emerson Palmieri. Reduce da un'annata dai due volti, positiva in Europa League e un po' meno in Premier: "Non è stato facile, ma alla fine penso che abbiamo fatto una buona stagione. Per me dovrebbe restare al Chelsea, nel calcio non si sa mai"

Da un allenatore che potrebbe partite a uno che ha già salutato. Si tratta di Spalletti, che l'esterno ha avuto durante gli anni a Roma e che al momento è senza panchina: "Sarei contento se dovessimo lavorare insieme un'altra volta - ha spiegato Emerson - è un allenatore fantastico e una grandissima persona. Lo devo ringraziare per sempre".

Infine sulla Nazionale: "Siamo un gruppo giovane che vuole giocare attaccando e che vuole vincere sempre. Le sensazioni sono buone. Creiamo tanto, anche se qualche volta non siamo riusciti a concretizzare. Io di nuovo in Serie A? Un giorno vorrei rientrare in Italia. Sono arrivato qui molto giovane e la mia famiglia ama questo paese. Ma per adesso sono contento al Chelsea".

Google Privacy