Jorginho: "Girone duro, ma siamo una grande squadra. Scamacca ci può dare tanto"
È cominciato ufficialmente il cammino dell'Italia a Euro 2024. Oggi la nazionale di Spalletti ha iniziato il suo ritiro in Germania in attesa del primo match contro l'Albania in programma sabato 15 giugno. In un'intervista al sito ufficiale della UEFA, Jorginho ha rilasciato qualche dichiarazione in vista dell'inizio della competizione.
Jorginho: "Wembley è stato un momento speciale"
Il centrocampista azzurro ha iniziato parlando del ricordo dell'ultimo Europeo vinto a Wembley: "Ci pensiamo tutti. Penso che sia stato un momento speciale, lo abbiamo vissuto con un gruppo di persone fantastiche. Pressione da campioni in carica? Quando giochi in questo tipo di tornei, c’è sempre una certa pressione. Ma arriviamo a questo torneo con calma, sapendo cosa dobbiamo e possiamo fare. Crediamo in quello che stiamo facendo. Penso che sia la cosa più importante".
Ad attendere gli azzurri nel girone ci saranno Spagna, Croazia e Albania: "È un girone difficile con grandi squadre. È un gruppo che ci terrà impegnati, ma ce la giocheremo perché anche noi siamo una grande squadra. Penso che sarà un bellissimo spettacolo per chi ama il calcio". E sulle differenze tra il gruppo campione d'Europa e quello attuale, il centrocampista dell'Arsenal spiega: "Questo è un gruppo di ragazzi che vorrebbero crescere, imparare e migliorare ogni giorno. Tutti sono disponibili. Penso che questo sia molto importante. Ci sono alcune somiglianze. Anche la filosofia di gioco è simile. Cerchiamo sempre di imporre il gioco, di tenere la palla perché ce lo chiede l’allenatore, anche grazie alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo a disposizione. Sta a noi mettere in campo quello che ci chiederà l'allenatore, ed è proprio quello che stiamo cercando di fare".
Infine, Jorginho parla così di Scamacca, tra gli uomini più in forma della nazionale: "Penso che possiamo fidarci di lui, ci può dare tanto. Ha qualità, potenziale per aiutarci. Ci aspettiamo tanto da lui, così come dagli altri, deve dare il massimo e mettersi a disposizione della squadra, perché alla fine quello che conta è il gruppo e la squadra".
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