Atletico, Joao Felix: "Qui per fare la mia storia, non per superare Ronaldo"

Dopo l'annuncio, anche la presentazione. Joao Felix è il grande acquisto di un Atlético Madrid in aria di rivoluzione e la sua giovane età combinata con un enorme talento lo fa apparire come la principale speranza per il futuro del Colchoneros. Oggi il portoghese ha parlato per la prima volta in conferenza stampa per raccontare le sue ambizioni nel club e le sue sensazioni. 

"Sono molto contento di far parte di questo progetto e della storia del club. Sono qui per aiutare il possibile, i compagni mi hanno accolto molto bene" le sue prime parole. Poi il tema del peso del suo prezzo di 120 milioni. "Sono temi di mercato, io non so nulla, mi limito a giocare e a fare il mio per aiutare questa nuova squadra. Portoghese più caro di sempre? Stessa cosa, non do attenzione a dettagli così".

Tra le pressioni anche quella di essere l'erede di Griezmann, di cui ha preso anche la maglia numero 7. "A volte ascoltiamo cose buone, altre no, io vorrei fare del mio meglio senza dover sostituire nessuno".

Tra i temi più importanti della sua nuova avventura c'è sicuramente il derby con il Real, dove un altro portoghese ha lasciato un segno indelebile. "Una partita con il Real è sempre una grande sfida, è un grande club. E giocando con l'Atletico so bene quanto sia speciale, anche perché è un rivale diretto. CI giocheremo in amichevole a luglio, sarà un buon test per il campionato".

E sul connazionale ex Real, Cristiano Ronaldo, ha detto la sua commentando anche i consigli ricevuti in naizonale da CR7 in persona. "Sappiamo tutti che giocatore è: è il più forte del mondo, forse di sempre. Mi ha parlato tanto di Madrid, mi ha detto che gli piaceva molto. Io sono qui per fare la mia storia, Cristiano è Cristiano, io sono Joao Felix".

E infine il suo rapporto con il Benfica, che potrebbe anche ritrovare in Champions. "Un club speciale per me, hanno scommesso sul mio talento e li ringrazierò per sempre per come mi hanno trattato. Non è facile andarsene dal Portogallo, andar via di casa, sarò sempre un tifoso del Benfica. Mi hanno scritto tutti i compagni e mi hanno augurato buona fortuna, avevamo un rapporto molto speciale. Il campionato è stato durissimo ma è finito nel migliore dei modi. I miei genitori e i miei amici mi accompagneranno qui a Madrid, non sono mai stato da solo e mai lo sarò. Incontrare il Benfica in Champions? Mi piacerebbe ritornare a casa e affrontare chi mi ha dato l'opportunità di stare qui".

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