La rinascita del Bandido: James Rodriguez fa sognare la Colombia
Gabriel Garcia Marquez sosteneva: “Non è vero che la gente smette di inseguire i propri sogni perché invecchia, invecchia perché smette di inseguire i propri sogni”. A distanza di 10 anni, James Rodriguez ci ha riportato indietro all’estate 2014, quella delle ore piccole per il Mondiale in Brasile dove il numero 10 della Colombia aveva incantato con 6 gol che gli valsero la Scarpa d’Oro e convinsero Florentino Pérez ad acquistarlo per 80 milioni dal Monaco. Oggi, il 32enne di Cúcuta è ai margini del Sao Paulo, ma è tornato protagonista con la maglia dei Caféteros nella Copa América negli Stati Uniti.
Capitano e numero 10, James è stato l’MVP di tutte le partite sin qui disputate dalla nazionale allenata da Néstor Lorenzo, che ha avuto il merito di ricordarsi di lui quando era finito in Qatar. Come prima cosa da ct, l’ex collaboratore di Pekerman si è diretto a Doha per spiegargli la sua idea per riportare la Colombia ad alti livelli dopo la mancata qualificazione al Mondiale 2022. Un progetto che prevedeva la costruzione della squadra attorno a James, che però sarebbe dovuto tornare a giocare in Europa o in Sudamerica. Detto, fatto. Per amore del suo popolo JR10 ha firmato con l’Olympiacos nella sessione di mercato successiva ed è diventato il leader tecnico ed emotivo di una nazionale che non perde dal 2022, nonostante lo scetticismo iniziale e qualche critica.
Il mondo è tornato ad ammirare le gesta del Bandido, quel soprannome che lo aveva reso celebre ai tempi del Banfield in Argentina, con cui vinse nel 2009 il primo e unico titolo nella storia del club. Poi l’Europa League con il Porto dei connazionali Falcao e Guarin, il Monaco, le 2 Champions vinte con il Real Madrid e l’incontro con Ancelotti che lo ha voluto con sé anche al Bayern e all’Everton.
Luis Diaz ha mimato la sua incoronazione nell’esultanza dopo il gol su rigore nella vittoria per 5-0 contro Panama, nella quale James ha servito due assist, dopo il paio forniti contro il Paraguay e quello al Costarica. Nel mezzo il rigore ceduto allo stesso Lucho e il sombrero a Vinicius contro il Brasile, che è costato l’ammonizione e la conseguente squalifica alla stella del Real contro l’Uruguay. Decisivo.
E in semifinale, Los Caféteros affronteranno proprio La Celeste. Come a Brasile 2014, quando con il primo dei 2 gol all'Uruguay, James vinse il Premio Puskas. Celebrato sui social come “El chico de las poesias”, ‘il ragazzo delle poesie’, dall’account della Copa América, con riferimento alla canzone colombiana ‘Bella y Sensual’ di Romeo Santos, Daddy Yankee e Nicky Jam, James vuole continuare a scrivere la storia del suo Paese ed eguagliare quanto fatto nel 2001 dai ragazzi di Maturana. El Bandido festeggerà il 12 luglio il suo 33esimo compleanno e il regalo più bello spera di riceverlo il 14 a Miami, perché a 33 anni si è ancora in tempo per coronare sogni. I propri e quelli di un intero popolo.
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