Italia U21, Nicolato: "Lavoriamo da Club Italia, Mancini ha coraggio"

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Non solo l'Italia di Roberto Mancini, che all'esordio nella nuova Nations League ha pareggiato 1-1 contro la Germania a Bologna. Adesso toccherà scendere in campo anche all'Under 21 di Paolo Nicolato per le ultime gare delle qualificazioni per il prossimo Europeo di categoria, da giocare in Romania e Georgia nel 2023.

 

 

Davanti a sé prima Lussemburgo, poi Svezia e Irlanda (la lista degli azzurrini convocati). Si ricomincerà proprio dalla trasferta lussemburghese di lunedì 6 giugno, che potrebbe mettere un grosso puntino sulla "i" della qualificazione dell'Italia agli europei, in vista delle sfide alle due vere avversarie di questo girone, classifica alla mano.

Italia Under 21, la conferenza stampa di Nicolato

In conferenza stampa, Nicolato ha esordito congratulandosi per il lavoro svolto in questi anni sia dal ct della Nazionale maggiore Mancini che da tutti coloro che hanno fatto parte delle selezioni giovanili in questi anni. Abbiamo la fortuna di avere Mancini, un ct che ha coraggio. Nel gruppo di ieri contro la Germania avevamo 4-5 di questo biennio e altri del biennio scorso: Tonali, Pobega, Raspadori, Scamacca, Frattesi, Bastoni, Locatelli, e questo è il momento di gratificare il lavoro di tante persone che stanno dietro, in primis il nostro direttore Maurizio Viscidi e poi tutti gli staff, dall’Under 15 in su".

 

 

“Il biennio è partito con Tonali, Ricci, Rovella e Salvatore Esposito, ci è rimasto solo Rovella, che con Miretti, Bove e Ranocchia è quello con più esperienza - ha continuato - e lui non gioca dalla partita nostra con la Bosnia, a marzo. Questa emergenza ci preoccupa un po’ ma tutti faranno del proprio meglio, magari non tutti sono pronti ma le qualità ci sono.

 

 

Dopo la crisi dovuta al secondo "fallimento Mondiale" di fila per la nostra Italia, un punto importante per la ripartenza è lavorare da "Club Italia", ha detto Nicolato: “Lavoriamo di sistema, Gnonto doveva venire con noi a marzo ma serviva all’Under 19 che aveva un turno importante, come Scalvini che era già stato con noi a novembre, non l’ho più chiamato non perché non mi piacesse ma perché pure lui serviva all’Under 19. Lavoriamo di sistema come Club Italia ed è una strategia che condivido, ha chiuso il ct dell'Under 21.

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