Da cosa riparte la Nazionale: centrocampo di livello e un Kean ritrovato

L'Italia è ripartita dopo la delusione all'Europeo e lo ha fatto in modo convincente. Due vittorie in due partite, contro Francia e Israele che proiettano gli Azzurri al momento in testa al girone (clicca qui per leggere il calendario). Al di là dei risultati, le prime due sfide hanno lasciato a Luciano Spalletti diverse indicazioni in vista della prossima sosta di ottobre. 

 

Le indicazioni che ci hanno lasciato le prime gare di Nations League

Donnarumma rimane il leader tecnico della squadra, ma non solo. Sono tanti i nuovi giocatori che Spalletti proverà a rendere fondamentali in questo biennio verso il Mondiale. Bastoni, Calafiori e Buongiorno in difesa, Di Lorenzo e Dimarco sugli esterni e poi il centrocampo. 

 

La prima sorpresa è Samuele Ricci. Personalità e capacità di palleggio che non lo hanno fatto sentire "piccolo" in mezzo ai giganti francesi. Tonali, terminata la squalifica, ha ritrovato quella fame agonistica. Una mezzala di quantità e qualità che assieme a Barella (che rientrerà nel giro dei convocati una volta smaltito l'infortunio) rende il centrocampo azzurro di livello europeo. A tutto ciò si aggiunge Frattesi, il miglior marcatore durante la gestione Spalletti. 

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In attacco, infine, Spalletti può contare su un ritrovato Kean. Con Scamacca ancora ai box, il giocatore della Fiorentina può essere il supporto a Retegui per avere una varietà di caratteristiche a seconda dell'avversario. Nel 3-5-2 dell'Italia bisognerà aggiungere anche Chiesa, per il quale Spalletti ha riservato un posto nei 23 pensando già anche a dove schierarlo: "Mi immagino che possa giocare come sottopunta, ma più libero di poter andare sulle fasce. Questo 3-5-2 può essere a volte anche con una punta centrale e una punta aperta, non deve essere per forza con due punte centrali".

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