Italia, Spalletti: "La responsabilità è mia"
Al termine dell'ottavo di finale tra Svizzera e Italia, che ha portato all'eliminazione degli azzurri per la sconfitta per 2-0, il ct azzurro, Luciano Spalletti, ha parlato nella consueta intervista post partita.
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Italia, le parole di Spalletti
Il commissario tecnico dell'Italia ha iniziato analizzando la partita: "La scintilla non si è mai accesa. Il gol a inizio secondo tempo ci ha un po' tagliato le gambe e, anche se siamo stati nella loro metà campo, siamo stati poco incisivi. Quello che ha fatto la differenza è stato il ritmo, avevamo un ritmo troppo inferiore al loro nel primo tempo. Anche nelle individualità c'era un passo differente, nelle coppie e nelle situazioni individuali".
Spalletti ha continuato, poi: "Purtroppo il ritmo e la freschezza fanno sempre la differenza. L'altra volta ho fatto riposare di più i miei, stasera ho cambiato i giocatori e ho messo quelli che avevo fatto recuperare. Purtroppo in questo momento per troppi condizionamenti non siamo in grado di fare più di questo".
Sui minuti finali della gara: "Il finale lo possiamo spiegare con l'inizio della gara: eravamo sottolivello con il ritmo. Abbiamo sofferto qualche individualità diversa come gamba e velocità. Se il ritmo è questo qui diventa difficile parlare anche di altro".
Sulla delusione "È difficile parlare di moduli quando si va sotto livello così. Questa eliminazioni che c'è stata oggi ci da delle indicazioni. Ci vuole più gamba e più velocità. Per me è un'esperienza in cui potevamo fare di più".
L'allenatore azzurro ha concluso l'intervista concentrandosi sul lavoro da fare per il futuro della Nazionale: "La strada è lunghissima. Questo è un discorso che poi si farà piano piano, però è chiaro che ci vuole più ritmo, più gamba, al di là di quella che può essere la qualità ci vuole più continuità, più sacrificio. In diversi momenti siamo stati non continui nel non andare a rosicchiare il metro, il centimetro, nell'andare a ricomporre e pressare. Purtroppo un po' di cose che non vengono solo da qui, ma anche come abbiamo finito il campionato, probabilmente non ci siamo arrivati in una condizione eccezionale e quindi diventa difficile".
Luciano Spalletti in conferenza stampa
In conferenza il CT ha dichiarato: "Mi sento responsabile per quello che è successo. Ho scelto i giocatori e non sono contento delle ultime partite, specialmente contro la Spagna. Ho provato a cambiare allenamenti e formazione per migliorare l'intensità, ma le risposte non sono state soddisfacenti. Altri allenatori hanno avuto 20-30 partite, io solo dieci, e avevo già la pressione di vincere. Inoltre, diversi giocatori su cui contavo si sono infortunati, influenzando negativamente la nostra intensità. La Svizzera si è qualificata giustamente."
Sulle scelte, invece: "Devo provare a fare scelte diverse. Quando punti sulla qualità ma non riesci a mantenere l'intensità, è chiaro che bisogna trovare un equilibrio tra forza fisica e tecnica. In alcuni duelli siamo spesso in difficoltà e coprire 80 metri di corsa diventa problematico".
Ci saranno cambiamenti: "Il campo ha mostrato che qualcosa va cambiato e io apporterò delle modifiche. Quando sono subentrato, ho considerato vari fattori. Non so se ci saranno cambiamenti visibili, ma devo fare delle prove, senza dare colpa a nessuno. Non ho paura di affrontare la situazione e sono tranquillo nel giocarmela. La scorsa volta mi aspettavo una reazione diversa al passaggio del turno. La pressione si sente, e i ragazzi la avvertono. Detto ciò, la responsabilità è mia e di nessun altro. Non ci sono problemi".
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