Luis Enrique: "Amo tutto dell'Italia. Domani sarà una partita divertente"

Il conto alla rovescia dice “meno uno”: domani a Wembley si giocherà la semifinale di Euro 2020 fra Italia e Spagna. L’allenatore della roja, Luis Enrique, ha analizzato la gara ai microfoni di Sky Sport.

Italia-Spagna sarà anche uno scontro fra due squadre con una filosofia simile, ma questo non renderà la gara più semplice, secondo il CT: “Magari fosse più facile! È molto più difficile. L’Italia è una squadra divertente, gioca un bel calcio, pressa in avanti, palleggia bene, sa pressare vicino l’area… È una squadra molto difficile da affrontare e io penso che sarà una partita molto divertente, con molta passione e due squadre che cercano di giocare alla stessa maniera”, ha spiegato.

Uno dei duelli più importanti sul campo sarà quello fra i compagni di squadra Chiellini e Morata, uno dei fedelissimi di Luis Enrique. Lo spagnolo, però, ha detto di non avergli consigliato come approcciare alla partita: “Cerco di non dare consigli ai giocatori quando conoscono già molto bene i propri avversari. Non mi preoccupa (la marcatura di Chiellini, ndr), mi preoccupa cercare le migliori situazioni di gioco per la nostra squadra”.

"Tutti in buone condizioni, tranne Sarabia"

Sulle condizioni della squadra in vista della sfida con gli azzurri: "Ieri non si è allenato Laporte e qualcun altro perché hanno recuperato in palestra. Avevano questa opzion. Sono tutti in buone condizioni tranne Pablo Sarabia, che potrebbe non esserci. Sono tutti impazienti di giocare la semifinale". Sull'assenza di Spinazzola: "Speravo che oltre a Chiellini e Bonucci ci fosse anche lui. Quanti più e migliori giocatori bravi ha il rivale e meglio è per il calcio”.". 

 

 

 

L'errore da evitare

A seguire, al CT è stato chiesto quale errore la Spagna non potrà commettere con l’Italia, e lui non ha avuto dubbi: "L’unico errore che non faremo a Wembley sarà di non andare a prenderci la partita dal primo all’ultimo minuto. Sicuramente la Spagna non sarà questo. Poi potremo perdere, vincere, pareggiare, ma sono sicuro che la mia squadra sarà fedele alla sua identità”.

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Una vendetta per il 1994?

In Spagna in questi giorni si è parlato molto della gomitata che ricevette Luis Enrique da Tassotti in un Italia-Spagna al Mondiale del 1994, immaginando questa come l’occasione di una rivincita. Ma lui ha parlato dell’episodio ai suoi giocatori? “No, no. Neanche per scherzo”, ha risposto sicuro.

 

 

“Per me è stata solo una parte della vita sportiva, ma ho avuto l’opportunità di conoscere Mauro Tassotti ed è una brava persona. Non cerco nessuna rivincita né niente di simile. Io amo tutto dell’Italia: il cibo, la gente, il caffè, il gelato, il calcio… Roma. Lì ho vissuto un anno ed è stata un’esperienza bellissima. Mi piace molto giocare contro l’Italia, e lo faremo di nuovo a novembre in Nations League”, ha concluso.

 

 

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