Capello: "Italia poco umile. Dobbiamo copiare il modello tedesco"

Il giorno dopo la clamorosa eliminazione dai mondiali per mano della Macedonia del Nord è un giorno d'analisi nel capire cosa ha portato all'esclusione. Colui che ha provato a spiegare le cause di questa sconfitta è Fabio Capello, intervenuto a Sky.

 

L'allenatore ha bocciato ampiamente il modello spagnolo, sostenendo che l'ispirazione da seguire è quella proposta dalla Germania: "Io sostengo da molto tempo che noi stiamo copiano il calcio di Guardiola di 15 anni fa. La Macedonia ci è stata superiore a livello fisico come dinamismo, forza e determinazione. Noi dobbiamo copiare il modello tedesco e non quello spagnolo, perchè gli spagnoli hanno una tecnica superiore alla nostra. Questo tipo di calcio, introdotto dagli spagnoli, non riusciremo mai a farlo, perchè lo facciamo sempre al 50%. Dobbiamo ispirarci ai tedeschi come determinazione e gioco in verticale. L'unica che ha fatto ciò è l'Atalanta"

  

Quindi, ritornando alla sconfitta di ieri, Capello ha detto che l'Italia ha peccato di presunzione: "Gravina e Mancini hanno fatto un ottimo lavoro. Bisogna mettere in evidenza una cosa: quando giocammo l'Europeo, dissi questo prima della manifestazione: "Quest'anno partiamo tutti dallo stesso livello di stanchezza". Mentre fino a dicembre avremmo potuto affrontare qualsiasi Nazionale, dopo questo periodo ero abbastanza preoccupato. Però, c'è una cosa che si è vista ieri sera: la mancanza di freschezza atletica, di determinazione e di forza.

 

"L'unico appunto che mi sento di fare a questa Nazionale è che dopo l'Europeo non li ho visti giocare con la stessa umiltà e determinazione con cui avevano giocato l'Europeo. Non ho visto l'ardore, che permetteva alla squadra di aiutarsi vicendevolmente. Ci siamo sentiti campioni d'Europa e ci siamo dimenticati di questa caratteristica, che ha portato a questi risultati. La squadra non mi piaceva già nel girone di qualificazione, anche se siamo stati eliminati per due rigori sbagliati. Adesso facciamo dei processi e delle analisi, che andavano fatti prima. Da tempo sostengo che quel calcio che giochiamo non va bene per obiettivi europei"  

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