Alla scoperta dell’Istanbul Başakşehir: dalla striscia di risultati utili consecutivi al legame con il governo turco
Per trovare l’ultima sconfitta del Başakşehir bisogna tornare al 19 marzo scorso. La squadra di Istanbul, quel giorno, cadde in casa dell’Adana Demirspor per 2-1. Da lì una cavalcata che continua ancora oggi. 21 risultati utili consecutivi, 180 giorni senza mai più perdere una partita. La Fiorentina è avvertita.
Il legame con la politica turca
Prima di passare ai risultati sul campo bisogna focalizzarsi sulla (breve) storia del club. Breve, sì. Perché il Başakşehir è nato solo nel 1990, in uno dei distretti di Istanbul. Da lì un continuo sali e scendi tra le varie divisioni, prima del grande salto in Super Lig nel 2007. Ma cosa c’entra la politica turca? C’entra eccome. Perché nel 2014 il club è stato acquistato da dei membri vicinissimi allo stato turco. E il legame tra Başakşehir e il governo è sotto gli occhi di tutti, nonostante le smentite di Gumusdag, presidente del club.
Ad esempio, sempre nel 2014, la squadra di Istanbul organizzò una partita per l’inaugurazione del nuovo stadio e tra gli invitati al match ci fu anche Erdoğan. Il primo ministro turco mise a segno tre gol, ma il fatto curioso è un altro. Il Başakşehir, infatti, decise di ritirare la sua maglia indossata in quella partita: la numero 12.
Questa connessione diretta con il governo turco ha anche aiutato il Başakşehir ad arrivare sul tetto della Super Lig in pochissimo tempo. Tanti fondi a disposizione e di conseguenza numerosi acquisti, tutti di altissimo livello. Prima Adebayor e Robinho, poi Arda Turan e Gael Clichy. Infine Ozil, arrivato quest’estate. Giocatori che hanno scritto pagine importanti del calcio europeo, portati in Turchia con il desiderio di vincere il primo titolo nazionale.
Titolo che non è tardato ad arrivare. Perché nel 2020 il Başakşehir è diventato campione di Turchia per la prima volta nella storia.
Dalla rosa all'imbattibilità in campionato, tutto sul Başakşehir
Squadra molto fisica ma anche con tante individualità. In estate sono arrivati Ozil e Bertrand Traoré, in rosa erano già presenti giocatori come Okaka. L’attaccante italiano è una delle tre vecchie conoscenze della Serie A presenti nel Başakşehir. Sì, perché oltre all’ex Udinese ci sono anche Biglia e Leo Duarte. Un calcio rapido, propositivo e moderno. E, soprattutto, il giusto mix tra giovani e giocatori esperti.
Ma il dato che sorprende è quello relativo ai gol subiti in campionato. Nelle prime cinque giornate di Super Lig il Başakşehir ha subito zero reti. Avete capito bene, zero. Il vero punto di forza della squadra di Istanbul è la fase difensiva.
Stasera la sfida contro la Fiorentina. Stati di forma differenti e morale agli antipodi: la squadra di Italiano non vince da sette partite tra campionato e coppa, il club turco, invece, è in un periodo eccellente. Chissà se sarà la Viola a interrompere l'imbattibilità del Başakşehir…
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