Inter, Sommer: "Festa scudetto? Non la immaginavo così. Sapevo che Thuram sarebbe cresciuto"

"Sono sincero: non avrei mai pensato che potesse essere così incredibile". Sono state queste le parole sulla festa per lo scudetto dell'Inter rilasciate a Yann Sommer in un'intervista al Corriere della Sera. Tanti i temi toccati portiere nerazzurro, dagli occhiali speciali per gli allenamenti al rapporto con Inzaghi. 

 

 Inter, Sommer: "La festa per lo scudetto è stata incredibile"

Quarantuno presenze tra Serie A, Champions League e Supercoppa Italiana. Yann Sommer è diventato un pilastro per l'Inter dentro e fuori dal campo. Il portiere ha aperto l'intervista al Corriere della Sera parlando della vittoria dello scudetto: "Amo i derby qui a Milano: lo stadio e i tifosi sono incredibili. Sono sincero: non avrei mai pensato che la festa per lo scudetto potesse essere così incredibile. È stata una giornata lunga, ma vedere le facce felici della gente tra la folla, i bambini, le famiglie, tutta la diversa umanità accomunata dal tifo, è stato speciale. Dovevamo dare qualcosa in cambio a queste persone che ci seguono tutto l’anno".

 

 Successivamente, il portiere svizzero ha proseguito parlando del suo arrivo all'Inter e del rapporto con Inzaghi: "Quando sono arrivato mi ha colpito il fatto che tutti si conoscessero bene tra di loro in campo: le distanze, i meccanismi, la compattezza erano già molto buoni. Inzaghi mi ha chiesto molto lavoro coi piedi. Ma ci vuole un po’ di tempo per affinare la costruzione da dietro: nel Bayern non ho fatto in tempo, ma qui dopo qualche mese le cose erano già a posto".

 

 Infine, Sommer ha concluso analizzando la crescita di Thuram e le cose che preferisce dell'Italia: "In Bundesliga non era così costante, ma sapevo che era un grande giocatore e poteva ancora crescere molto accanto a compagni così forti. Ha portato tanto alla squadra e sono felicissimo per lui. Rimpianto per la Champions? Ci riproveremo il prossimo anno. Mi piacciono soprattutto le persone, il loro modo di essere amichevoli, di esprimere le emozioni: me ne sono accorto ancora di più con la vittoria dello scudetto". 

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