Inter, quarta sconfitta in campionato: numeri e analisi della crisi

Immagina vincere, convincere e arrivare alla gara con il Barcellona con il sorriso e l’umore al massimo. Questo era, per la partita di oggi contro la Roma, il piano di Simone Inzaghi e della sua Inter. Bisognava rompere il tabù dei big match e tornare alla vittoria. In sintesi, serviva una scossa che però non è arrivata. Già, perché l’Inter di Inzaghi ha perso la quarta partita dall’inizio del campionato, le stesse che aveva perso in tutto l’anno scorso. Numeri che non possono non far riflettere. 

 

Inter sconfitta dalla Roma: numeri e statistiche


Inzaghi con la Roma ha cambiato la decima formazione in altrettante partite stagionali, simbolo di come non ci sia una continuità negli uomini. Questione di scelte e infortuni. In conferenza ieri aveva detto "dovremo iniziare a curare ogni dettaglio e non sbagliare nulla, perché al primo errore veniamo puniti”. Ecco, con la Roma il primo gol subito è arrivato da una palla persa a centrocampo, proprio come era successo nel derby con il Milan lo scorso 3 settembre. Tradotto: dagli errori questa Inter non impara. Sarà il caso di iniziare a farlo in fretta. 

 

 

Un altro numero preoccupante è quello relativo alle sconfitte nei big match. “Non contiamo il Bayern Monaco, ma è ovvio che bisogna dare un qualcosa in più quando aumenta il livello dell’avversario”. Così ieri Inzaghi aveva analizzato la situazione. Eppure la musica non è cambiata. Ancora pagando gli episodi. 

 

 


Oggi l’Inter non è riuscita a reagire dopo il gol di Dybala, né a riportarsi in vantaggio  all’inizio del secondo tempo quando ha spinto cercando di vincerla. A onor del vero bisogna dire che ci si è messa anche la sfortuna: la traversa di Calhanoglu su punizione al 66’ e un destro di Asllani dal limite due minuti dopo, avevano spaventato non poco la banda di Mou. Che però poi l’ha vinta alla prima vera grande occasione della ripresa. Cinismo ed episodi, come detto. Da martedì servirà cambiare passo, dando una svolta e cercando di mettere di un po’ di azzurro su un periodo che al momento è più nero che mai.

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