Rafinha: "All'Inter mi sono sentito di nuovo calciatore"
Sei mesi all'Inter vissuti al massimo, un riscatto aspettato ma che non è arrivato. Rafinha ora è al Barcellona dove sta faticando a trovare tanto spazio pur rispondendo sempre alla grande ogni volta che viene chiamato in causa. Ma mercoledì di fronte ritroverà il suo passato l'Inter di Spalletti e allora per Mundo Deportivo è tornato su quei mesi in Serie A vissuti al 100% e da protagonista. Un'avventura che ha raccontato con piacere, ma anche una punta di nostalgia:
"Che estate è stata? È stata un’estate impegnativa, a causa dell’incertezza di quello che sarebbe successo perché non sapevo nulla di quello che sarebbe stato. Le cose stavano cambiando, ma ero anche a casa, con la comodità di essere nella migliore squadra del mondo, il Barcellona.
Ferito dall'Inter? Non è la parola adatta. Sono passati solo pochi mesi in cui sono stato molto bene, recuperando fiducia dopo un lungo infortunio. Per il trattamento dei miei compagni di squadra e quello di tutti i tifosi mi sono sentito molto a mio agio, mi hanno trattato come a casa. Non era previsto però che me ne andassi, ma per contratto non c'era nessun obbligo. Mi aspettavo che avrebbero esercitato il riscatto? Sapevo che erano felici di me nel club, pensavo che mi avrebbero riscattato, ma non è successo.
L'aspetto più bello dell'avventura all'Inter? Ho ritrovato la fiducia, che per me è stata la cosa più importante. Mi sono sentito di nuovo un calciatore e ho ritrovato la felicità di nuovo facendo quello che mi piace di più. Per me è stata un’esperienza brutale e incredibile. Mi aspettavo di trovarmi così bene? Sono rimasto sorpreso. I compagni erano eccellenti, era un gruppo fantastico. Era pazzesco, l'Inter mi ricordava come vivono il calcio in Brasile. Nostalgia? Sono sentimenti, ricordi molto belli, la verità.
La gara di mercoledì sarà strana? Ovviamente. È stata una grande sorpresa quando ho visto il sorteggio e una motivazione per me. Allo stesso tempo, voglio incontrarmi di nuovo con i miei ex compagni e con le persone che mi hanno accolto così bene. Quando ho scoperto che eravamo stati sorteggiati con l'Inter eravamo in riunione con il mio amico Xavi, che ha anche vissuto l’esperienza dell’Italia. Quando è arrivata la notifica sul suo cellulare mi ha detto:"Guarda chi ci è toccato". Immaginate la mia faccia appena ho letto Inter. Spalletti? È molto tattico. È molto attento, specialmente ai piccoli dettagli. Ha a disposizione anche giocatori molto bravi ed è una squadra che può giocare molto bene.
Icardi? L’ho incontrato la prima volta a 15 anni, quando sono arrivato all'accademia del Barça. Abbiamo studiato insieme e da lì è nata l’amicizia. Nei miei primi giorni a Milano mi ha aiutato molto. Come calciatore è pazzesco”.
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