Inter, Pioli: "A giugno faremo un mercato di altissimo livello. Simeone? Doveva allenare anche la Lazio... "
Quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta: questo lo score di Pioli in campionato. La sua Inter riprende quota e si mantiene in scia alla zona Europa. La Champions dista ancora sette punti, ma rimane l'obiettivo principale:
"Siamo l’Inter, dobbiamo crederci anche perché abbiamo margini di miglioramento enormi" - dichiara Pioli nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport - "Sono curioso di vedere a che livello possiamo arrivare. Dall’esterno i risultati negativi facevano pensare a un ambiente con diverse difficoltà, invece qui c’è tutto per lavorare bene: la società è presente, eccome, in ogni forma. Gennaio? Mi aspetto di avere meno giocatori, specialmente nel reparto offensivo. Sarà un mercato di transizione per tutti, credo che a gennaio non si possano cambiare più di tanto certi valori. A giugno, per quanto ci riguarda, prepariamoci invece a cose importanti, di altissimo livello. I tifosi nerazzurri possono stare tranquilli, Suning ha davvero l’ambizione di rendere l’Inter una delle grandi del calcio mondiale. Attorno a me vedo passione reale. A gennaio qualcosa faremo, non scordiamoci però che siamo condizionati dal fair play finanziario".
Chi è il leader dell'Inter? "A partire da Handanovic che nonostante la sua posizione è molto coinvolto. C’è poi Icardi. E anche Miranda, nazionale brasiliano che ora sta parlando sempre di più in campo. Medel? Gary si fa sentire in campo. Sulla sua posizione vedremo, ma a me dietro convince, mi piacciono i difensori con personalità, che sappiano costruire il gioco". Su Jovetic e Perisic: "Stevan, durante un faccia a faccia ha manifestato un certo malumore per alcune scelte. Io convoco i giocatori pronti, in ogni senso...Perisic? Mi dispiace che passi per svogliato. Ivan si impegna sempre, lavora, è volenteroso ed è pure simpatico. Lo frega quell’espressione un po’ così... Punto davvero molto su di lui, ha qualità da fenomeno, è difficile trovare in giro gente che calci così bene con entrambi i piedi".
Capitolo Gabigol: "Sta lavorando bene, ma lo stanno facendo tutti. Deve entrare nel mondo italiano ancora meglio, dimostrarmi di essere più forte della concorrenza. Nessuna preclusione, io faccio giocare chi mi fa vincere". Intanto nello staff è rientrato una leggenda comeSamuel: "Ho letto del suo ingresso nel gruppo di lavoro del club e ho preso l’occasione per parlarci. L’ho sempre stimato umanamente e calcisticamente, è una persona seria. Lavora nel gruppo dei miei analisti e già all’intervallo mi portano i dati. Però non gli faccio fare troppe partitelle, se no gli viene la tentazione di “steccare” gli attaccanti...".
In chiusura d'intervista Pioli parla anche del giovane Pinamonti: "Credo che sia il miglior centravanti della nuova generazione in Italia. Ha qualità tecniche e valori morali non comuni per un giovane. Lo voglio subito in prima squadra, può darci una mano concreta da qui a fine stagione. Anche per questo ho chiesto di sfoltire l’attacco". Se Pioli avesse 100 milioni come li psenderebbe? "Preferirei acquistare 3 giocatori da 30 milioni ciascuno, uno per reparto, piuttosto che uno solo da 100. Non manca molto per tornare ai vertici del calcio che conta. Simeone dalla prossima estate? Sapete la verità? Non mi tocca per nulla. Quando ero alla Lazio girava la stessa voce: 'Un giorno allenerò i biancocelesti'. Ci inseguiamo...".