Rizzoli: "Contatto Balogh-Perisic? Il Var sarebbe dovuto intervenire"
Ha fatto discutere il contatto tra Balogh e Perisic al 67' di Inter-Parma con i gialloblù in vantaggio 2-1. Il difensore gialloblù trattiene il giocatore nerazzurro in area di rigore, ma l'arbitro Piccinini (inizialmente designato quarto uomo e poi chiamato a sostituire Pairetto per un infortunio durante il riscaldamento) non lo ha giudicato da penalty. L'ad Marotta nel post partita ha criticato la decisione. Durante Sky Calcio Club, il designatore degli arbitri di Serie A e B Nicola Rizzoli ha chiarito la questione: "Il Var deve andare alla ricerca delle situazioni oggettive. Qui c'è di oggettivo la dinamica: quindi l'attaccante che prende il tempo al difensore. E il braccio che è al di sopra delle spalle. Quindi c'erano le condizioni di intervenire col Var. Il Var sarebbe dovuto intervenire. E' un errore individuale".
Rizzoli spiega tutte le situazioni promuovendo chiarezza e toni distensivi. Così da favorire il dialogo tra tutte le parti del mondo del calcio. Sul contatto Balogh-Perisic, secondo il designatore arbitrale, c'è un doppio errore. Di valutazione da parte dell'arbitro e del Var: "Gli arbitri e il Var ci tengono a prendere la decisione corretta. L'arbitro ha il controllo e valuta che l'attaccante non può più arrivare sulla palla. Questo non giustifica l'errore del difensore. Le percezioni che si hanno in campo potrebbero essere sbagliate. Il Var deve andare alla ricerca delle situazioni oggettive. Sono andati alla ricerca di un dettaglio cercando di supportare una decisione poi risultata sbagliata e perdendo di vista il contesto".
Rizzoli chiarisce che il Var può richiamare l'arbitro a rivedere l'azione: "Nel momento in cui ci sono due elementi oggettivi il Var deve suggerire al direttore di gara di andare a vedere l'azione. Quando il Var propone l'on-filed review l'arbitro lo accetta sempre. Al contrario, se l'arbitro si rende conto di aver fatto un errore di valutazione, può chiedere al Var di analizzare la situazione e chiedere quindi se sia il caso di rivederla".
I due rigori di Milan-Roma
In Milan-Roma della scorsa settimana, terminata 3-3, sono stati assegnati due rigori: uno per parte. Di quello assegnato ai giallorossi per il contatto tra Bennacer e Pedro, Rizzoli ha dichiarato: "L'attaccante va a creare l’occasione, Bennacer anticipa la posizione in maniera corretta. Ci sta che l’arbitro veda male in campo, anche io ho fatto errori. Ci sono gli estremi per intervenire sul Var. Considerate che in questi momenti le proteste bloccano la possibilità di comunicare col Var dell’arbitro, che è più impegnato a gestire le proteste e questo allunga i tempi di analisi”.
Su quello assegnato ai rossoneri per il fallo di Mancini su Calhanoglu: "Questo è un contatto di gioco, tra due che giocando a calcio hanno degli scontri. Se il difensore non colpisce l’attaccante, difficilmente può essere punibile. Il calcio deve essere uno sport di contatto”.
L'episodio in Torino-Lazio
Commentando la scelta di assegnare il rigore del momentaneo 3-3 alla Lazio durante la partita con il Torino, Rizzoli ha chiarito: "L'arbitro dal campo vede il tocco sul braccio destro, la cui posizione era consona. Dal Var gli segnalano che il tocco è con il braccio sinistro. Mi piacerebbe fossero dinamiche giudicate bene dal campo. Il tiro era forte, c'era poco spazio, ma a volte si amplia inconsciamente il volume del corpo. Questa situazione è al limite, c'è qualcosa di non giudicato perché il braccio sinistro il direttore di gara se lo era perso".
Il comportamento dell'arbitro
Si è poi discusso dell'on-field review: "Non andare a rivedere gli errori ed eventualmente non correggerli inciderebbe molto di più sul punteggio dell'arbitro. Sono stati concessi 23 rigori, di cui 6 col Var e due revocati. Peccato per i tre errori dell’ultima settimana. A volte per il Var cercare il dettaglio ti fa perdere il contesto”.