Inter, parla Candreva: "Io uomo-derby? Non mi importa del gol, voglio solo vincere"

Da uomo-partita - con gol - in Nazionale al derby di Milano: per Antonio Candreva, esterno azzurro e… nerazzurro, sarà una settimana speciale: “Partite come il derby, e come poche altre in campionato, danno qualcosa in più”, ha esordito il numero 87 dell’Inter in conferenza stampa. “Rispetto all’anno scorso sono cambiate tante cose. Siamo migliorati e stiamo facendo buoni risultati, questo ci aiuta. Vogliamo rimanere più in alto possibile, e per farlo dobbiamo vincere tutte le partite o perlomeno provarci”. Specialmente, serve far bene contro le altre “big” del campionato. A partire già dalla partita di domenica sera: “È ancora presto per dire se queste sono partite importanti o no. Il derby è importante a di per sé, vincendolo potremmo arrivare carichi al match contro il Napoli”. Aspettative? “Nessuna in particolare. Noi saremo arrabbiati perché vorremo vincerla a tutti i costi ma anche loro, dall’altra parte, vengono da risultati negativi: avranno voglia di fare risultato”. Candreva, poi, ha parlato anche di Spalletti e del nuovo gioco dell’Inter: “Ci chiede tante cose, non vuole che diamo punti di riferimento agli avversari e altre cose relative, che cambiano di partita in partita: ciò che conta è avere l’atteggiamento giusto”. Dai complimenti alle critiche, c’è chi accusa l’Inter di giocare male e Candreva di sbagliare tanti cross: “Sono opinioni. Abbiamo fatto una grande partita con la Fiorentina ed un gran secondo tempo contro la Roma, anche con la Spal abbiamo fato bene. Sicuramente, però, possiamo migliorare, quindi se vinciamo e giochiamo male è un bene, pensiamo a quando oltre che vincere giocheremo anche bene. I cross? In campo c’è poco tempo per pensare, magari su tanti che ne faccio qualcuno va alto o fuori, può capitare. C’è da migliorare, c’è Mauro in avanti, gli posso servire palle lunghe o più corte.”. Sulla possibilità di vederlo impiegato come trequartista, l’ex Lazio ha aggiunto: “Il ruolo l’ho ricoperto in passato, è tanto che non lo faccio, ma conta fino a un certo punto: l’importante è avere un atteggiamento positivo. Potrei anche partire largo e poi accentrarmi, nelle partite si può cambiare”. Testa al derby di domenica, già. Ma senza dimenticare gli spareggi da giocare con la Nazionale: “Il pensiero di rischiare di non andare ai Mondiali è una cosa brutta per noi, come per tutto il Paese, ma neanche ci dobbiamo pensare. Ora c’è questo mese di campionato, la testa pensatoio a questo e all’Inter, poi a novembre penseremo a queste partite”. Un passato con la maglia della Lazio addosso: Candreva, di derby, ne ha vissuti tanti: “Spero di vincere il mio primo derby, facendo o non facendo gol. Mi auguro che domenica sera arrivi la prima vittoria contro i rossoneri da quando sono qui. La differenza rispetto alle partite in biancoceleste contro la Roma? Entrambe sentitissime, la settimana prima del derby è bella e si vive con qualche battuta scherzosa. Noi, però, dobbiamo pensare a concentrarci: prima il Milan e poi il Napoli, avremo a che fare con partite importantissime”, ha continuato Antonio. Una vittoria contro il Milan, a livello psicologico, potrebbe incidere molto sulla squadra di Spalletti: "Sappiamo che se vinciamo allontaniamo una squadra che può lottare per i primi posti - ha commentato Candreva -. Sarà importante per il nostro cammino e per il nostro campionato in generale". Magari, sarà l’occasione giusta, per l’esterno, anche per trovare la prima rete in questo campionato: “Segnare non è mai stata, per me, un’ossessione. Fa piacere, è ovvio che vorrei farlo il primo possibile, ma posso anche essere decisivo anche in altri modi, aiutando la squadra”. Quello che, segnando contro l’Albania, ha fatto in Nazionale: “Un gol importante per noi che dovevamo vincere contro l’Albania dopo aver fatto una partita non eccellente contro la Macedonia: ci servivano i 3 punti per essere testa di serie in un sorteggio importante”. A proposito di playoff, Candreva ha concluso parlando delle possibili avversarie degli azzurri: “Non ci sono squadre da evitare. In partite del genere, qualunque avversario può rivelarsi ostico da affrontare. Aspettiamo tra qualche giorno il sorteggio e tra un mese ci andremo a giocare la qualificazione”.

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