Inter, Inzaghi: "Io in discussione? Ci sta, è il calcio. Lukaku non era pronto"
Ora i risultati utili tra campionato e Champions sono quattro. L’Inter sembra aver ritrovato sé stessa dopo un avvio a rilento. In un San Siro ancora una volta pieno, i nerazzurri superano anche l’esame Salernitana. Una sfida che Inzaghi temeva, come ha detto a fine partita a Sky Sport: “Abbiamo avuto il controllo della partita dal primo all’ultimo minuto. Era una partita che temevo perché so come si esce dalle grandi sfide europee. Dobbiamo continuare così ma lavorare ancora di più”.
Sui singoli: “Asllani sta lavorando molto bene, però allo stesso tempo ho Mkhitaryan che aveva cominciato un po’ in ritardo rispetto agli altri. Ho optato per la scelta di Calhanoglu in quel ruolo ma Asllani è entrato bene. È un classe 2002”.
Inzaghi ha commentato il periodo poco felice che stava vivendo prima di questa striscia di risultati utili: “Noi allenatori siamo sempre in discussione. Nel periodo con la Lazio anche c’è stato qualche problema. Ci sta, è il calcio. L’Inter non poteva fare quattro sconfitte in otto partite, adesso vediamo da tre vittorie consecutive. Ho sempre cercato di stare sereno, le pressioni ci saranno sempre ma io guardo il mio lavoro”.
Su Calhanoglu regista: “Ha giocato anche l’anno scorso in quel ruolo. Per quanto riguarda la porta, avendo visto Onana a questi livelli mi pone una scelta in ogni partita. Handanovic ha avuto una lussazione al dito. Lukaku? Sta lavorando, non c’erano ancora le condizioni per portarlo nei 23 oggi. Vedremo nei prossimi giorni, è un giocatore importante per noi. Vedo la voglia che mette quotidianamente per rientrare. Ho bisogno di tutti, anche di Brozovic e Gagliardini”, ha concluso Inzaghi.
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