Icardi: “Gioco solo per il gol. C’è tempo per rinnovare, voglio vincere con l’Inter”
Con la sua Inter si prepara ad affrontare la Roma nel posticipo di domani sera, Mauro Icardi ha l’obiettivo di restare nelle prime posizioni della Serie A prima di centrare la qualificazione agli ottavi di Champions League tra meno di due settimane. Intervistato in esclusiva dal Corriere dello Sport, l’argentino ha parlato di tutto, di presente e di futuro: “Il portiere deve parare, il difensore deve difendere, il centrocampista deve fare gioco e l'attaccante deve fare gol”, inizia dicendo il capitano nerazzurro.
“Si parla troppo spesso della mia partecipazione al gioco che per molti è insufficiente, ma non mi frega niente di quello che dicono i critici. Conosco un solo modo di aiutare i compagni e l'allenatore ed è quello di buttarla dentro. Ho sempre vissuto per il gol, è la mia missione. Ho sempre chiarito i miei obiettivi. Il primo era giocare in Champions e l'abbiamo raggiunto. Il secondo è vincere qualcosa con questa maglia”.
Poi, sul suo legame con l’Inter: “Il rinnovo del contratto? Quando sarà il momento rinnoveremo, c'è tempo. Wanda sa bene quello che fa, cosa dice e cosa la gente vuole da lei. Sa stare in tv e conosce i giornalisti, è furba e non ha bisogno di controlli. Di lei mi fido totalmente, mi conosce bene, sa quanto io tenga alla riservatezza e fino a dove può spingersi. L'interesse della Juventus? Qualcosa ho sentito, ma io certe cose sono l’ultimo a saperle perché penso soltanto fare bene il mio lavoro”.
E ancora: “Bisogna chiedere a Wanda e ad Ausilio. Giocare a calcio per me è la cosa più bella ed è un privilegio, il lavoro che sognavo. Il Real Madrid? Non mi sembra questo il momento giusto, visti i risultati. E poi sto bene dove sto”. Poi, sul suo ruolo di capitano: “Io urlo, ogni tanto alzo la voce anche con i compagni. Non è stata la fascia a cambiarmi, io sono così, fedele alle mie scelte e con degli obiettivi molto chiari. Di me parlo pochissimo, sono rare le interviste e le mie cose non si sanno. Pubblico qualche foto su Instagram, non aggiungo parole, considerazioni, la porta d’ingresso alla mia intimità è sempre chiusa".
“La squadra è più completa che in passato, sicuro - aggiunge - abbiamo perso qualcosa all’inizio, nelle prime due, tre partite abbiamo lasciato per strada dei punti. Se avessimo giocato da Inter, avremmo avuto qualche punto in più. Quando pensavamo di aver trovato continuità c’è stata la caduta di Bergamo. Niente da dire, loro sono stati più bravi di noi. Lautaro? L’ho aiutato tanto, l’ho portato con me dappertutto perché non conosceva nessuno. Ha ventun anni e può crescere. In campo non si risparmia, è abituato al calcio argentino dove i colpi si danno e si prendono. Senza Var in area succedeva di tutto, adesso il gioco è più pulito”.
Icardi parla poi anche della prossima partita e degli obiettivi in campionato: “Contro la Roma cercheremo di fare una buona partita perché sappiamo che se la sbagliamo la Juve si allontana e il Napoli anche. Le due avanti vanno forte”. E poi, sulla Nazionale: “Non ho pensato nemmeno per un istante all’Italia, e non per mancanza di rispetto o gratitudine nei confronti dell’Italia che mi ha dato tanto. Io mi sento profondamente argentino, al di là del fatto che con la mia famiglia siamo andati via che ero piccolo quando fu dichiarato il default e la gente cominciò a temere il peggio”.
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