Inter, Inzaghi: "E' un periodo no, ma mancano ancora molte partite"

Sette punti in sette partite, pochi per rincorrere lo scudetto. Lo sa bene Inzaghi, che dopo il pareggio con la Fiorentina, parla di “momento no”. L’allenatore nerazzurro, ai microfoni di Dazn, ha analizzato la gara: “Primo tempo è stato insufficiente, una squadra come la nostra deve fare di più. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, ma è normale che è un momento no. Il fatto di ver fatto 7 punti in 7 giornate inizia a pesare, ma mancano ancora tante partite. È venuto fuori un pareggio che non mi soddisfa, perché abbiamo abituato tutti a fare di più”. 

 

 

Inzaghi nonostante il periodo complicato non teme il possibile contraccolpo psicologico: “Paura assolutamente no, la squadra sente più responsabilità certo. Abbiamo fatto 3 mesi perfetti e ora abbiamo avuto un calo, ma dobbiamo rimanere tranquilli e lavorare di più. Creiamo tanto ma finalizziamo meno”. 

 

 

Inzaghi si aspettava di più dall’atteggiamento della squadra: “Non mi aspettavo un atteggiamento così nel primo tempo, ma la colpa è anche mia, l’allenatore è sempre il primo responsabile. Poi nel secondo tempo i ragazzi hanno messo in campo tutto quello che avevano. Adesso dovremo cercare di lavorare, avremo molti giocatori con le nazionali, ma dobbiamo essere bravi. Col 2-1 di Sanchez staremmo parlando di altro, sappiamo com’è il calcio”. 

 

 

Errori tecnici e poca lucidità sotto porta, così Inzaghi spiega il pareggio: “Tecnicamente oggi abbiamo sbagliato, abbiamo attaccato un po’ poco la profondità. Non sono contento del primo tempo. Troppa frenesia? Sarei più preoccupato se la squadra non creasse. Anche oggi, nel secondo tempo, abbiamo creato tanto. Probabilmente è colpa di un po’ di frenesia che deriva dal momento difficile. Juventus-Inter? Sappiamo che tipo di partita è, sappiamo che sono un grandissimo avversario. Abbiamo due settimane per prepararla al meglio”, ha concluso l’allenatore nerazzurro.

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