Inter, Marotta: "Sono preoccupato. Situazione da affrontare prima"

Doveva essere il weekend del big match, invece per assistere a Juve-Inter dovremo aspettare fino al 13 maggio. L'emergenza coronavirus ha spinto la Lega Calcio verso questa decisione, nonostante in un primo momento fosse stato sposato il provvedimento delle porte chiuse. 

Non un assist per quanto riguarda il calendario, che soprattutto per l'Inter si fa abbastanza complicato. I nerazzurri, che devono recuperare anche la gara non giocata con la Samp, potrebbero disputare ben nove partite nel solo mese di maggio qualora riuscissero ad arrivare in finale di Coppa Italia e di Europa League, dove agli ottavi hanno pescato il Getafe.

Marotta: "Il calendario è compresso di impegni"

"Come cittadino dico che siamo in una  situazione di emergenza - ha spiegato l'amministratore delegato dell'Inter Beppe Marotta a Sky Sport - è normale che dobbiamo avere grande rispetto per tutela della salute di ogni cittadino". Poi, però, il discorso si sposta sul lato sportivo e qui si fa molto più complicato: "Sono preoccupato. Se dovesse essere ufficializzato il blocco fino all'8 marzo delle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, mi chiedo come riusciremo a gestire alcune partite della prossima giornata come Atalanta-Lazio e Inter-Sassuolo, con squadre impegnate anche in Europa. Va adottato un criterio univoco e armonioso". 

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Emergenza estrema dunque, occorre mettersi seduti ad un tavolo e discutere: "Come Inter abbiamo chiesto di convocare e con urgenza un Consiglio straordinario, i temi da discutere sono tanti e delicati. Il calendario è compresso di impegni, sarà difficile arrivare ad una scelta univoca.  Sono preoccupato per il futuro. Di sicuro la situazione poteva essere affrontata prima, evitando decisioni dell'ultimo momento".

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