Insigne-gol, niente record per Quagliarella: le svolte di Napoli-Samp
Due storie di provincia, due facce di una città e di una partita, Napoli-Sampdoria, che segna una svolta nella stagione di entrambi. Lorenzo Insigne e Fabio Quagliarella hanno interrotto le rispettive strisce.
Nel primo caso, un'astinenza che ormai si prolungava da tanto, troppo tempo. L'attaccante nativo di Frattamaggiore non siglava una rete in campionato dallo scorso 2 novembre, nella goleada contro l'Empoli. Soltanto quattro giorni dopo avrebbe poi segnato quello che fino a poche ore fa era stato il suo ultimo gol stagionale, contro il Paris Saint-Germain in Champions League. Novanta minuti per cambiare la storia degli ultimi novanta giorni, dunque.
Insigne ha sfruttato l'occasione e ha dato finalmente la risposta che Carlo Ancelotti si aspettava da lui. L'allenatore non gli ha mai fatto mancare la fiducia, in questo periodo: è sempre stato lui il leader tecnico del suo Napoli, sarebbe stata soltanto questione di tempo. I fatti gli hanno dato ragione, quella corsa del giocatore per abbracciarlo è la dimostrazione di un legame importante, basato su responsabilità e comprensione. "Volevo ripagarlo in qualche modo, oggi mi aveva detto che avrei segnato, per questo sono corso da lui" ha detto Insigne, intervistato da Sky Sport al termine della gara.
Quale che sia il futuro di tanti calciatori in rosa, a cominciare dal capitano Hamsik, con ogni probabilità gli azzurri potranno sempre contare su di lui. Insomma, un ottimo punto di (ri)partenza.
Napoli-Sampdoria però racconta anche dell'interruzione della striscia di partite consecutive (11), nelle quali Quagliarella aveva trovato la rete. Al San Paolo, dove purtroppo le cose non sono mai andate come avrebbe voluto. Cresciuto a Castellammare di Stabia con il sogno di poter rappresentare la squadra della città, il tutto si è rivelato un incubo nell'anno in cui ha vestito l'azzurro. Oggi era tornato con l'obiettivo di imprimere ancora una volta il suo nome nella storia del calcio italiano, battendo un record appartenente da oltre 20 anni a Gabriel Omar Batistuta, che invece resterà "soltanto" eguagliato. Profeti in patria ce ne sono stati pochi, d'altronde: riuscirci è una vera impresa. Lorenzo Insigne è avvisato.