I rifugiati sugli spalti, le bandiere e la commozione: l'accoglienza di Wembley all'Ucraina

Un bel pomeriggio di sport, una partita fra due grandi nazionali ma anche qualcosa di più. Inghilterra-Ucraina, iniziata alle 18 a Wembley e valida per la seconda giornata del girone C delle qualificazioni a Euro 2024 (lo stesso dell'Italia), è stata anche l'occasione per omaggiare un Paese che da più di un anno ormai vive il dramma della guerra. 

 

 

Per l'Ucraina quella di oggi è la prima gara ufficiale dopo circa 6 mesi. Per ovviare ai problemi nella circolazione aerea, i calciatori di Rotan, nominato a inizio anno ct a interim, hanno dovuto compiere un viaggio molto lungo, cominciato con un treno diretto in Polonia. 

 

 

Inghilterra-Ucraina, il racconto dell'atmosfera

Tutti e undici i calciatori dell'Ucraina schierati titolari oggi pomeriggio sono scesi in campo vestiti della propria bandiera nazionale, gialla e blu. Sostenuti in tribuna da circa 4200 connazionali, di cui 1000 erano stati invitati dalla Football Association in quanto rifugiati in Gran Bretagna. Anche i tifosi di casa hanno accolto gli ucraini con un grande applauso, ripetuto al momento dell'inno nazionale. 

 

 

Commozione in tribuna dunque, e anche in campo; è apparso provato soprattutto il capitano, Zinchenko, che alla vigilia aveva espresso in conferenza parole di gratitudine nei confronti del Regno Unito per gli aiuti forniti in questi mesi. Infine, prima della partita un minuto di silenzio per George Cohen, membro della nazionale campione del mondo 1966 scomparso nei mesi scorsi. 

Google Privacy