Infantino: “Superlega inaccettabile ma le sanzioni colpirebbero i tifosi”

Al quotidiano francese L'Equipe, Gianni Infantino ha spiegato l’idea della FIFA sul progetto Superlega che, poche settimane fa, ha creato scompiglio nel mondo del pallone: “Era un progetto inaccettabile perché basato sulla rottura dei rapporti con le istituzioni calcistiche internazionali. La creazione effettiva della Superlega avrebbe creato una scissione con conseguenze imprevedibili e assolutamente negative per questo sport”.

 

 

Il presidente della FIFA ha continuato spiegando che “anche nelle situazioni più delicate come queste, io sono sempre per il dialogo, non per i conflitti. Dobbiamo evitare di parlare di guerra nel calcio, soprattutto in un momento come questo, quando il mondo intero è alle prese con una pandemia senza precedenti. Il mio compito è quello di pensare al bene di tutto il sistema calcio, non dei singoli club”. 

 

 

Infantino: “Superlega? I tifosi non c'entrano”

Continuando ad esaminare il caso Superlega, Infantino ha voluto spendere delle parole anche sulle reazioni del presidente dell’UEFA Aleksander Ceferin sulla questione: “In situazioni di questo tipo, un leader deve sempre chiedersi il perché si sia arrivati a questo punto, provando a migliorare le cose ascoltando tutti coloro che hanno voglia di esprimere le proprie idee”.

 

 

Chiarimenti sono arrivati anche sul tema delle possibili sanzioni ai club che hanno cercato di impegnarsi nella fondazione della Superlega: “Bisogna stare attenti quando si parla di sanzioni: quando si punisce un club non viene solo punita una società ma anche i calciatori, gli allenatori e i tifosi. Nel caso Superlega loro non c’entrano nulla. Sarà compito delle istituzionali nazionali, poi anche dell'UEFA e quindi della FIFA, prendere le decisioni opportune". 

"La FIFA sarà sempre aperta a discutere di nuove idee, a patto che ci sia rispetto per le istituzioni e per i valori del calcio. Sono tante le idee su cui stiamo già riflettendo: l’introduzione di una salary cap; un limite al numero dei giocatori per squadra. Inoltre, i playoff potrebbero rendere più interessanti i campionati nazionali” ha concluso Infantino.

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