L’incubo dell’Independiente bloccato in aeroporto

Bloccati in aeroporto, stretti nel mezzo di due disposizioni: quella della CONMEBOL, che aveva dato l'autorizzazione a viaggiare ai positivi a bassa carica virale; quella del Brasile, che invece si è riservato il potere di imporre l'isolamento in questi casi. Così l'Independiente, che avrebbe dovuto affrontare oggi il Bahia per la Copa Sudamericana, è stato costretto a rimanere per oltre cinque ore nell'aeroporto di Salvador, in attesa che venisse presa una decisione.

 

 

Diversi membri dello staff del club argentino sono infatti ancora positivi ma hanno avuto l'autorizzazione dalle autorità a viaggiare perché ritenuti non pericolosi. Nonostante siano stati mostrati i permessi della CONMEBOL, a Salvador non è stato consentito loro di superare i controlli per poi uscire. La situazione si è fatta sempre più tesa col passare delle ore, con il capitano Silvio Romero che ha avuto anche un'accesa discussione con un poliziotto. I giocatori sono stati costretti ad accomodarsi a terra, senza avere a disposizione nemmeno dell'acqua o del cibo.

La federazione sudamericana ha provato a mediare, ma senza risultato. Così è stato annunciato il rinvio della partita a mercoledì, in attesa di una soluzione. I giocatori e i membri dello staff positivi sono rimasti a dormire in aeroporto, mentre il resto della delegazione che si era recata in Brasile ha raggiunto l'albergo. È molto probabile che chi è stato bloccato in aeroporto sia poi costretto a fare ritorno in Argentina.

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