Immobile, il gol e un "peso troppo grande" tolto dopo 2 anni
"Era un peso troppo grande per me non fare gol con questa maglia". Un peso trascinato per 2 anni e 3 giorni per l'esattezza, dall'1-0 che firmò contro Israele, pillola agrodolce delle qualificazioni Mondiali subito dopo il 3-0 con la Spagna, giusto un paio di mesi prima del crollo con la Svezia.
Non il momento migliore per l'Italia, che ha coinciso con l'inizio del 'blocco' realizzativo di Ciro Immobile in azzurro.
Sotto la gestione Ventura era stato il giocatore con il maggior numero di presenze (15) e più gol segnati (6); con Mancini qualcosa è cambiato (5 presenze in 15 gare) ma non chiamatelo 'caso'. "Si sono dette tante cose, si cercava sempre di creare un caso con me, anche con il ct con il quale invece non c'è mai stato alcun problema", ha chiarito l'attaccante che è tornato al gol a Tampere contro la Finlandia.
Sua la rete del momentaneo 0-1 che ha sbloccato la gara (chiusa poi sull'1-2 per gli azzurri): "Penso di aver fatto una buona partita, siamo felici e continuamo su questo cammino che abbiamo iniziato dopo l'esclusione dal Mondiale che ancora ci fa male. Contro l'Armenia non sono entrato per essere titolare stasera".
Sono altre qualificazioni, ora c'è in ballo l'Europeo del 2020, ma le motivazioni non sono cambiate. Così come non è cambiato Immobile, sempre lo stesso nonostante abbia continuato a coltivare il feeling col gol più con la maglia della Lazio che con quella dell'Italia da quel 5 settembre 2017.
Due anni di stop in azzurro, mentre in biancoceleste ha realizzato 58 gol nello stesso arco di tempo in tutte le competizioni giocate. Dr Ciro e Mr Immobile, due volti di un bomber così prolifico per il club da non poter non incidere anche in nazionale. Invece ci sono voluti due anni prima che si sbloccasse ma ora finalmente quel peso se l'è tolto. "Dedica? Alla mia famiglia che in questi anni di nazionale ha sofferto insieme a me".
Sofferenza finita, dopo due anni e a una vittoria dal pass per Euro2020.