Ihattaren: "Via dalla Sampdoria perché ho perso totalmente la fiducia"

Mohamed Ihattaren torna a parlare. Per la prima volta dalla sua partenza dall'Italia, il centrocampista olandese ha rilasciato un'ampia intervista al quotidiano De Telegraaf. Ihattaren ripercorre il periodo vissuto alla Sampdoria: “Devo davvero rimettermi in forma. Voglio sentire che sto giocando di nuovo a calcio. È fantastico”.

 

 

Il centrocampista nega di essere stato per qualche tempo irreperibile, come riportato da qualche media. “Non è tutto corretto, ma sono rimasto scioccato quando l’ho letto. Sono partito a causa delle circostanze alla Sampdoria: a diciannove anni stavo seduto in una stanza d'albergo, da solo, completamente abbandonato a me stesso. Non ce la facevo più. Tutti i tipi di accordi non venivano rispettati”.

Continua: “Ho scelto per me stesso, mi sono protetto e me ne sono andato. La fiducia era svanita. Non ero disperso, come si diceva alla Samp: sarebbe bastato chiedere a un ragazzo a caso di Utrecht dove fossi. Mi avrebbero trovato lì”.

 

"L'allenatore non sapeva nemmeno che fossi mancino"

Dopo la sua esperienza alla Sampdoria, senza aver giocato un solo minuto, Ihattaren ha deciso di tornare in Olanda: “Quando sono arrivato alla Samp non c'era nessuno tranne il team manager. Ho fatto fotografie con la maglia e mi sono allenato il giorno dopo. L'allenatore - racconta - non sapeva nemmeno che sono di piede mancino. Ma ho pensato: ‘sono solo ne trarrò qualcosa di bello. Gioca a calcio e stattene zitto’".

La situazione è stata resa ancora più pesante da un problema al tendine del ginocchio: “Ho dovuto fare una risonanza magnetica tre volte, di cui una a un'ora e mezza da Genova. Non so perché. Non sono stati riscontrati danni. Ho detto che mi sentivo bene e volevo solo allenarmi, ma mi hanno permesso soltanto di andare in bicicletta e nuotare con i fisioterapisti. Sembrava che non mi capissero o non volessero capirmi affatto. Mi sembrava di essere in vacanza!”. Poi racconta un aneddoto: “Nel gruppo c'era anche irritazione. Ad esempio, ho litigato con Antonio Candreva, di cui ho molto rispetto per la sua carriera. Il livello non era più alto rispetto al PSV”.

 

"Non avevo più fiducia"

Il calciatore, infine, racconta come ormai la fiducia nei confronti dell’ambiente blucerchiato fosse svanita: “Dopo che avevo deciso di tornare in Olanda, mister d'Aversa mi chiamò a dirmi che nella prossima partita sarei stato titolare. Però, visto che non avevano mantenuto nessuna promessa a Genoa, non ho creduto neppure a questa comunicazione. Ormai avevo perso tutta la fiducia”, ha concluso Ihattaren.

Questa è la versione di Mohamed Ihattaren raccontata al De Telegraaf. Si attende la versione della Sampdoria per comprendere la posizione della società blucerchiata e avere un quadro chiaro e completo della vicenda. 

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