Icardi che torna, Lautaro al top: sarà coesistenza oppure...?
Mauro Icardi torna in gruppo, stringe la mano alla sua Inter e si prepara al rientro in campo. Nella giornata di ieri, il club nerazzurro e il numero 9 hanno trovato un punto d'incontro per far sì che Mauro possa riprendere ad allenarsi con i compagni, mettendo da parte le delusioni legate alla privazione della fascia da capitano e i problemi al ginocchio che, ufficialmente, l'hanno costretto ai box per oltre un mese.
Approfittando della sosta per le Nazionali, allora, Icardi avrà tutto il tempo necessario per rimettersi in forma e seguire le indicazioni di Spalletti in vista del suo ritorno in campo, ancora da definire per... tempi e modalità. In effetti, non è da sottovalutare il fatto che l'Inter, nell'ultimo mese, abbia più volte cambiato sistema di gioco - difesa a 3 e 4-3-3 in primis -, mentre quando c'era Mauro in campo difficilmente si discostava dal tipico 4-2-3-1 "spallettiano". In più, nelle scorse settimane, Perisic e Lautaro Martinez hanno raggiunto un ottimo stato di forma e con loro si è continuato ad esprimere ad alti livelli anche Politano. Di conseguenza, è opportuno chiedersi: dove giocherà Icardi?
Le opzioni che Spalletti sta valutando insieme al suo staff sono svariate e difficilmente sarà possibile farsi un'idea già nei prossimi giorni, considerando i tanti nerazzurri impegnati con le rispettive nazionali e la conseguente impossibilità di vedere l'attaccante al lavoro con tutti i compagni di reparto. Ciò che è certo, al momento, è che non si può dare per scontato che Icardi torni da subito a occupare a tempo pieno il centro dell'attacco nerazzurro, oggi padroneggiato - con risultati piuttosto soddisfacenti - dal connazionale Martinez.
E' probabile che, almeno nei primi match, Spalletti preferisca inserire Icardi a partita in corso, continuando a garantire una maglia da titolare a chi ha fatto bene finora ed evitando, in questo modo, di creare nuove frizioni nello spogliatoio. E' chiaro che, dall'altro lato, se Icardi dovesse tornare a fare... l'Icardi - e quindi gol - proprio quando l'Inter ne ha bisogno più che mai, allora sarà difficile per Spalletti lasciare Mauro in panchina, tenendo conto delle enormi potenzialità del numero 9. E a quel punto... chi rimarrà fuori? Politano, per caratteristiche - esterno destro dal piede mancino, l'unico ad oggi parte della rosa nerazzurra - sembra essere l'unico a cui Spalletti difficilmente rinuncerà.
Allora, via al ballottaggio. Guardando l'Inter che è scesa in campo dal 1' nel derby contro il Milan, Perisic e Lautaro sembrano i candidati principali per cedere il posto a Icardi nell'eventuale momento in cui Mauro dovesse convincere Spalletti a resituirgli una maglia da titolare. Dovesse rimanere fuori Martinez, Icardi prenderà il suo posto al centro dell'attacco. Con Perisic out, invece, è possibile che Spalletti provi Lautaro largo a sinistra, continuando a puntare sul 4-3-3 spesso riproposto nelle ultime settimane.
Infine, ultima ipotesi: dentro tutti quanti, fuori un centrocampista. Il passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-3 operato nelle ultime partite è stato dettato in primis dagli acciacchi dei trequartisti a disposizione di Spalletti - Nainggolan e Joao Mario -, tanto che contro il Milan è toccato a Vecino giocare qualche metro più avanti. All'inizio del campionato, con Radja indisponibile, spesso fu Lautaro a fare da tramite tra centrocampo e attacco, agendo in teoria da trequartista ma trasformandosi, nella realtà dei fatti, in una seconda punta da affiancare a Icardi.
Non è da escludere allora un... "ritorno alle origini", con la linea della trequarti composta da Politano, Lautaro e Perisic e Icardi al centro dell'attacco, qualche metro più avanti. Delle dieci partite rimanenti da qui a fine stagione, quattro saranno contro Udinese, Chievo, Frosinone ed Empoli, tutte impegnate nella lotta-salvezza: chissà che a Spallletti non venga in mente di provare una formazione più offensiva.
C'è però anche un aspetto negativo, relativo a quest'ultima soluzione. E riguarda proprio Lautaro: el Toro ha cominciato ad esprimersi al top, da quando è arrivato in Serie A, soltanto quando Spalletti l'ha schierato come unica punta, ovvero... al posto di Icardi. Spostarlo di nuovo sulla trequarti, proprio ora che ha trovato la giusta continuità dal punto di vista realizzativo, non sarebbe l'ideale. Alla fine, trattandosi solo di dieci partite, è possibile che Spalletti provi a mettere in atto tutte le opzioni sopra citate, a seconda delle esigenze che si presenteranno partita dopo partita. Con l'obiettivo di non creare discontenti all'interno del gruppo, con quello di tornare a far sorridere Icardi. E con un fine ancor più grande, che si chiama Champions League.