MLS, dietrofront Ibrahimovic: "Non sono io l'unica Ferrari"

"In MLS sono come una Ferrari in mezzo alle Fiat. Il campionato americano non è al livello di quello europeo, bisogna essere onesti"Zlatan Ibrahimovic aveva parlato così ai microfoni di ESPN (QUI), confermando la sua solita dose di umiltà davanti ai media. Parole che non sono però piaciute all'intera lega americana, scatenando una serie di reazioni che hanno spinto lo svedese a raddrizzare il tiro.

Intervistato dal sito ufficiale della MLS, l'attaccante classe 1981 ha chiarito: "Ho solo detto che sono una Ferrari nel campionato americano. Non ho fatto alcun riferimento ai miei compagni che, anzi, reputo come me. Se io sono una Ferrari, lo sono anche loro. La MLS è una lega molto giovane, serve una crescita costante per permetterle di migliorare sotto tutti i punti di vista. Non può esserci solo business senza lo sviluppo necessario".

Sul possibile arrivo di nuovi campioni in America, Ibra ha sottolineato: "Bisogna rendere più morbide le regole per avere maggiore qualità, convincendo così altri giocatori a scegliere la MLS. Va rivisto il sistema, partendo dai playoff che sono molto simili al basket. La MLS va resa fantastica. Io però non sono qui per cambiare le regole, ma per mostrare come si gioca".

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