La protesta di Iaquinta: "In cella impossibile mantenere distanza"

L'emergenza coronavirus si è abbattuta anche sulle carceri italiane, affollate e quindi a rischio contagio. Chi si è voluto sfogare in merito è stato Vincenzo Iaquinta, che si è affidato alla propria pagina Instagram per denunciare le condizioni del padre Giuseppe, accusato di associazione mafiosa e condannato a 19 anni: "Partendo dal presupposto che mio padre è innocente, questo è un disegno di una cella del carcere di Voghera - ha scritto postando una planimetria realizzata a mano - come si fa a mantenere la distanza di sicurezza?".

Poi l’appello alle istituzioni, con un tag al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. 

 

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