I 5 più famosi botta e risposta tra Mourinho e Wenger "Se un giorno ti incontro per strada…”
Si scrive United-Arsenal, si legge Mourinho-Wenger. Nemici storici, da sempre. Con lo ‘Special One’ che si presenta alla sfida col francese a meno sei dal rivale ma ancora imbattuto in Premier contro di lui (6 vittorie e 5 pareggi). E con la più classica punzecchiatura della vigilia "Penso che il signor Wenger abbia il rispetto di tutti voi per quello che ha raggiunto in carriera. E penso che io invece non abbia questo rispetto". Domani i due scriveranno l’ennesimo capitolo di questa contesa giunta più volte quasi alla rissa e sintetizzabile in 5 ‘big moments’:
1 – Correva l’anno 2005. "Wenger ha un vero problema con noi e penso che sia quello che può essere definito un voyeur. È uno a cui piace guardare gli altri, è una malattia", affermò Mourinho. La risposta di Wenger non si fece attendere: "Mourinho è fuori controllo. Quando dai il successo a gente stupida, diventa solo più stupida non più intelligente".
2 – Passiamo al 2007. L’attacco di Mourinho, che accusava l’Arsenal di non utilizzare giocatori inglesi: "A differenza dell’Arsenal, noi cerchiamo di vincere e di costruire la squadra usando giocatori inglesi. Agli inglesi piacciono molto le statistiche ma lo sanno che Arsene Wenger ha una percentuale di vittorie in Inghilterra di appena il 50%?”.
3 – Dopo qualche anno di presunto armistizio dovuto al momentaneo addio di Mourinho alla Premier, ecco la nuova polemica risalente al periodo ‘Galactico’ dello Special One. Tutto partì da Wenger che accusò Mou di slealtà quando, a risultato già acquisito, Xabi Alonso e Sergio Ramos si fecero ammonire contro il Galatasaray in Champions per saltare la partita – ormai inutile – di ritorno, così da non perdere i turni successivi. “E’ stato orribile, è davvero un peccato vedere un grande club assecondare questi comportamenti”. Mai svegliare il can che dorme: “Invece di parlare del Real Madrid, Wenger dovrebbe parlare dell’Arsenal e spiegare come hanno a perdere 2-0 contro una squadra che giocava la Champions League per la prima volta nella sua storia. Ormai la scusa della squadra giovane e inesperta non vale più: i ragazzini stanno crescendo. Sagna, Clichy, Walcott, Fabregas, Song, Nasri, Van Persi e Arshavin non sono dei giovincelli. Sono giocatori cresciuti”.
4- Durante il secondo avvento a Londra del portoghese, il rapporto tra i due si è ulteriormente incrinato. Mou: "Lui è uno specialista dei fallimenti. Se avessi fatto lo stesso al Chelsea, ovvero otto anni senza trofei, sarei andato via e non sarei tornato". Rincarando la dose con la celebre frase pronunciata lontano dai microfoni "Un giorno lo troverò lontano da un campo di calcio e quel giorno gli spaccherò la faccia” apparsa sul libro “José Mourinho, Up Close and Personal" di Rob Beasley. Wenger di certo non accusò il colpo senza controbattere: “Non ho letto quel libro e non ho alcuna intenzione di farlo. Io ho sempre espresso in libertà i miei pensieri e se qualcuno non gradisce non è un mio problema. Io rispetto tutti i miei colleghi”.
5 – Arriviamo al 5 ottobre 2014, quando la tensione raggiunse l’apice. Il Chelsea vinse 2-0 ma durante il match, quando l’allenatore dell’Arsenal chiese espressamente l’espulsione del rivale… “fuori dalla mia area tecnica. Tu sai che io qui non posso reagire, ma se un giorno ti incontro per strada…”. E si sfiorò la rissa, di conseguenza.
Appuntamento a domani con l’ennesimo capitolo di questa sfida nella sfida. Anche se, c’è da scommetterci, non sarà di certo l’ultimo.