Gioia doppia per Hauge: gol al San Paolo mentre il Bodo Glimt fa festa
Il colpo di fulmine è arrivato in Europa League, così come la conferma. Jens Petter Hauge ci ha messo poco a fare innamorare il Milan, gli sono bastati novanta minuti. Gol e assist contro i rossoneri nei preliminari di Europa League con il suo Bodoe Glimt. Pochi giorni dopo, nonostante l'offerta di Corvino che lo avrebbe portato a Lecce molto volentieri, era già a Milanello. Penna in mano per la firma. Il giovane norvegese, 21 anni, si è ripetuto poi alla prima in Europa con la maglia rossonera il 22 ottobre contro il Celtic.
Ambientamento veloce
Entrato all’80’ per Brahim Diaz (uno dei migliori), dieci minuti più tardi stava già festeggiando. Ha chiuso la gara con gli scozzesi, ha confermato il suo talento. Si è ambientato in fretta a Milano: ha lasciato la sua Bodoe, dove si divideva tra pesca alle trote e grigliate a casa degli amici, e ha scelto la Serie A. Decisione non scontata, visto che appena pochi mesi prima aveva scelto di non lasciare la Norvegia, per continuare a crescere in casa.
A 16 anni ha firmato il suo primo contratto da professionista, il giorno dopo ha segnato una tripletta in Coppa di Norvegia. Va veloce Hauge, ha grandi obiettivi: “Spero che per me questo sia solo il primo di tanti anni importanti”, ha confessato il suo primo giorno a Milano, davanti ai giornalisti. Il suo gol lo avrà visto anche Haaland, amico e primo tifoso. “Avete visto?”, ha scritto l’attaccante del Borussia Dortmund dopo la rete al Milan. I due giocano insieme in nazionale, sono stati protagonisti del 12-0 all’Honduras con l'Under 20.
Classe al San Paolo
Al San Paolo è entrato al 73' al posto di Rebic in una squadra rimasta orfana di Ibra, out per infortunio. A fine partita, negli ultimi secondi, ha raccolto l'invito di Bennacer: da lì dribbling su Manolas, tocco sotto per battere Meret, bacio alla traversa e gol. Oggi il suo Bodoe ha vinto il titolo con 22 vittorie su 25 e 85 gol fatti. Più un gioiello offerto al Milan e al calcio italiano. Corre veloce Hauge, che avrà un doppio motivo per festeggiare durante il viaggio di ritorno verso Milano.