Hainaut, il 'no' del Lens e la chiamata del Parma: la storia di chi non s'è mai arreso

"Non è finita finché non è finita". L'ha scritto la Serie A sui social nel postare il video del gol di Antoine Hainaut al Via del Mare. Il francese ha vestito i panni del goleador del Parma e a tempo quasi scaduto ha trovato il gol del pareggio contro il Lecce. Un pazzo finale con gli emiliani sotto 2-0 e capaci di rimontare due reti nei 120 secondi finali, una di queste porta la firma del francese. L'eroe per una notte dei gialloblù, arrivato come oggetto misterioso e in gradi di ritagliarsi il suo spazio grazie anche alla sua duttilità. Un po' esterno e un po' centrocampista, ma anche terzino, ruolo che ha ricoperto in diverse occasioni in B e proprio contro i salentini entrando nella ripresa al posto di Osorio. Pecchia ha voluto mandarlo in campo per dare spinta e freschezza sulla fascia e lui ha risposto presente, perché oltre al gol è riuscito a essere una spina nel fianco costante. Una storia particolare la sua, ma che ha insegnato l'importanza del lavoro e nel continuare a credere ai propri sogni. 

 Hainaut, dalla C alla scalata col Parma

Nato a Sainte-Catherine, in Francia, Hainaut si è avvicinato al calcio sin da bambino. Il padre, ex calciatore dilettantistico, gli ha trasmesso la passione del pallone e, soprattutto, la cultura del lavoro. Aspetto importante nella vita di Antoine, ma ci torneremo. Il classe 2002 ha iniziato a tirare i primi calci nei campetti con gli amici e a 8 anni è stato chiamato nel settore giovanile del Lens. Dieci anni di corse, allenamenti e lavoro prima di ricevere il ben servito dal club. "Non sei pronto" e una carriera da dover ricostruire. Cadere per rialzarsi perché Hainaut ha sempre voluto dimostrare a tutti, soprattutto alla sua ex società, di poter fare questo lavoro. 

E l'occasione gli è arrivata con il Boulogne. Pochi mesi e poi il Covid a fermare tutto. Un nuovo stop. Un nuovo duro colpo proprio nel momento in cui ha avuto la sua occasione. Ma di mollare nella testa di Hainaut non c'è proprio il pensiero. Si è allenato nel cortile di casa assieme al papà, suo maestro di vita, fino a tornare poi in campo con i rossoneri. Sette mesi appena prima di sentir squillare il telefono. Dall'altra parte il Parma. Impossibile dire di no. Acquisto a titolo definitivo per 200-300mila euro, ma con l'arrivo in Italia rimandato al termine della stagione. In quei mesi, però, Antoine ha dimostrato la sua voglia di imparare: "Ho iniziato subito a studiare l'italiano per la nuova avventura" ha raccontato La Voix du Nord. Una dimostrazione importante, di determinazione. Nell'estate del 2022 è arrivato in Emilia e nel giro di due anni si è guadagnato la conferma in Serie A dopo la promozione. Dai campi della C francese al massimo campionato italiano con il Parma senza mai essersi arreso. 

Lavoro e sogni

"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni". Questa frase di Eleanor Roosevelt calza proprio a pennello per quella che è la storia di Antoine Hainaut. Il classe 2002 ci ha sempre creduto nonostante per tanti non fosse pronto o adatto per giocare tra i professionisti. A Parma è arrivato come oggetto misterioso e contro ogni pronostico (molti pensavano potesse lasciare il club) è rimasto a giocarsi le sue carte. "Voglio restare qui e dare tutto sul campo per il club". A fine luglio ci ha pensato lui a spazzare via i dubbi e, in effetti, alla fine è rimasto. A discapito dei minuti giocati o delle presenze perché ha sempre saputo di partire dietro le gerarchie ma con la capacità di sapersi adattare. La sua duttilità è l'aspetto più importante perché può giocare a gara in corso ed entrare per far rifiatare i compagni in ogni situazione. 

È rimasto con la conspevolezza di poter dare il suo contribuito. "Non è importante il minutaggio, ma la qualità con cui si gioca in quei minuti" ha spesso recitato Pecchia nelle varie conferenze. E allora ecco l'ingresso a Lecce. Una gara compromessa, o quasi, ma non è un caso sia stato lui a determinare il pari finale. Proprio lui che non si è mai arreso, ma anzi ha sempre continuato a lavorare, forse anche più degli altri, per dimostrare di poterci stare. "La fortuna a volte paga, il duro lavoro paga sempre" ha scritto su Instagram. Lavoro, lavoro e ancora lavoro. Un mantra che Antoine ha sempre portato avanti sui social e il gol al Via del Mare è tutto rinchiuso in questo aspetto. 

Un gol inaspettato e la dedica speciale

L'esultanza euforica. Quella corsa, dopo il volo di testa a colpire il pallone e spedirlo in rete, verso lo spicchio dei tifosi gialloblù. La voglia di andare a regalare gioia per prendersi un grosso e caloroso abbraccio. "A volte mi fermano per strada. Sono arrivato in un'altra dimensione" ha detto al quotidiano francese. Ed è proprio quel calore che lo ha spinto a restare per vivere ancora serate magiche. Stavolta è stato lui a regalare un sorriso, e forse qualcosa di più, ai tifosi del Parma.

 

 

Una serata difficile da dimenticare, soprattutto per lui che è partito dal basso per cercare di arrivare in alto. L'emozione difficile da spiegare, difficile quasi averne le parole ma alla fine la dedica è quella più speciale perché il pensiero di Hainaut è andato alla nonna per il suo compleanno. E il regalo è stato di quelli importanti. 

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