Osasuna-Granada, minacce di morte a Weissmann e cori pro Palestina

L'attaccante israeliano del Granada Shon Weissman non è partito con il resto della sua squadra per la trasferta di Pamplona contro l'Osasuna, dove alle 21 è cominciato l'anticipo della Liga, per motivi di sicurezza.

Come riferisce l'ANSA, la decisione di lasciarlo a casa evitandogli il viaggio nei Paesi Baschi è stata presa su consiglio delle autorità spagnole, secondo quanto hanno precisato fonti del club andaluso.

Nei primi minuti del match di El Sadar, come riferisce Marca, sono comparse sugli spalti delle bandiere palestinesi, e i tifosi di casa hanno intonato cosi rivolti allo stesso Weissmann. "Muerete", cioè "muori", il contenuto. 

Il 27enne israeliano negli scorsi giorni aveva pubblicato messaggi e post sui propri profili social a sostegno del suo Paese, dopo che i militanti di Hamas hanno fatto irruzione in Israele dalla Striscia di Gaza il 7 ottobre scorso.

L'israeliano Weissman non convocato per motivi di sicurezza

Successivamente Weissman ha cancellato i post dai propri profili, ma da quel momento è stato vittima di minacce e abusi online. Il gruppo radicale basco di estrema sinistra "Indar Gorri" ha pubblicato sui suoi social network l'immagine di un cartello "vietato" con la faccia del giocatore del Granada e la scritta "Weissman fuori". L'allenatore del Granada Paco Lopez ha commentato così la vicenda: "È un argomento delicato. Sono contro ogni guerra", precisando che il suo giocatore è rimasto "scosso" da questa situazione, ma si è allenato normalmente.

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