I momenti più significativi di Higuain con l'Argentina

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Rabbia e amore, sentimenti che contrastano e che portano a una dura decisione: Gonzalo Higuain lascia la nazionale argentina, colpa di tante critiche e di un popolo che per buona parte non crede più in lui, colpa di un’età che avanza e che non gli vuole far azzardare su scommesse che non crede di poter vincere.

Il Pipita in Argentina è stato spesso un caso: ha segnato tanto, 31 volte in 75 partite con la casacca dell'albiceleste, ma ha vissuto anche momenti difficili in cui è stato additato come responsabile delle sconfitte della sua squadra. Sconfitte già, non fallimenti, almeno quello ci ha tenuto a precisarlo nel momento in cui ha annunciato il suo addio alla Selección. Ha fatto parte del blocco di questi anni, quello delle tre finali raggiunte, ma tutte perse: ha esultato tanto, ma pianto forse anche più forte in alcuni momenti difficilissimi da superare.

I momenti top

Il primo grande momento della carriera di Higuain con l’Argentina è sicuramente il debutto con gol: perché quell’Argentina-Perù è una delle pagine più incredibili della storia recente dell’Albiceleste. Tutti ricordano la rete di Martín Palermo sotto il diluvio in pieno recupero che di fatto rimise l’Argentina sulla strada per il Sudafrica in un complicatissimo girone di qualificazione, ma il primo gol di quella partita fu del Pipita. Rete al debutto nel suo Monumental, prima del delirio del Loco Martín, difficile immaginare di meglio per cominciare la propria avventura con la nazionale.

Al Mondiale del 2010 l’Argentina ci è andata anche grazie a quel gol e lì ha potuto lasciare il segno come probabilmente non ha mai fatto in carriera con quella maglia. Una tripletta spettacolare alla Corea del Sud ai gironi più la rete agli ottavi di finale al Messico in quello che è a tutti gli effetti il miglior torneo internazionale giocato nella sua carriera.

Anche quattro anni dopo il Mondiale lo ha visto brillare, con quel gol al Belgio, decisivo per il passaggio in semifinale. Gol che oggi fa discutere: “Quelli che mi criticano sono gli stessi che hanno esultato quando ho segnato al Belgio”. Già perché da lì in poi non è più stata la stessa cosa.

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I momenti flop

Higuain, l’Argentina e il Mondiale, un rapporto idilliaco rovinato nel giro di pochissimi giorni. Da quel momento sono cominciati i suoi guai in albiceleste, prestazioni negative ed errori decisivi che hanno macchiato la sua carriera per i colori della propria bandiera.

A partire dalla finale di quel Mondiale, dove per un attimo quel legame sembrò ancora forte: un gol, quello dell’1-0 al Maracanã, gridato e rimangiato per colpa di una bandierina che si è alzata un pizzico in ritardo. E da lì è andato tutto male, anno dopo anno, finale dopo finale.

Il gol sbagliaro  a tu per tu con Neuer, il rigore sbagliato un anno dopo in finale di Copa América contro il Cile, la prestazione incolore nella rivincita della Copa Centenario l’anno successivo ancora con i cileni. Tre partite che hanno macchiato la sua carriera, tante esultanze macchiate da lacrime sporche, che hanno portato a mettere in discussione un calciatore dai numeri incredibili. Oggi le discussioni le ha messe a tacere per sempre lui, annunciando il suo addio all’Argentina.

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