Giuntoli: "Juventino fin da piccolo grazie a papà. Dobbiamo lavorare più di tutti"

"Emozioni incredibili, quasi indescrivibili". Cristiano Giuntoli è il nuovo Football Director della Juventus. Come un sogno che si realizza per il dirigente toscano, il cui ruolo è stato ufficializzato dal club dopo settimane di inseguimenti e attese. Giuntoli ha rilasciato la sua prima intervista ai canali ufficiali del club, svelando anche qualche aneddoto sul suo passato da tifoso. 

Le prime parole di Giuntoli alla Juve

"Per un bambino come me che partiva da Prato e faceva 8 ore in pullman per vedere la Juventus è un motivo di grande soddisfazione. Un’emozione incredibile”. Così Giuntoli ha spiegato le proprie sensazioni dopo la firma con i bianconeri, club per il quale fa il tifo sin da bambino. 

Dietro la grande passione c'è lo zampino del padre, che il ds ha ricordato nell'intervista: “Oggi penso a mio papà, che era un grande tifoso juventino e mi ha inculcato la juventinità fin da piccolo. Lo ringrazio, ma resta sempre quel pizzico di malinconia che porterò sempre dietro”.

Nonostante in questi anni sia stato un avversario, Giuntoli ha osservato bene la Juventus in questi anni. "Come la descriverei? Affascinante e ambiziosa. Io invece sono un gran lavoratore. Dico sempre che dobbiamo lavorare più degli altri, poi il tempo dirà se avremo lavorato anche meglio".  

Adesso, la nuova stagione è alle porte. In casa Juve l'obiettivo è quello di tornare ai vertici del calcio italiano. Come? Giuntoli ha le idee chiare: “Dobbiamo riuscire a mettere da parte l’io e ragionare come un noi. Mi piacerebbe mettere insieme tante teste con un solo cuore”.

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