Rito umbanda e sale: il Gimnasia torna a vincere il Clàsico platense dopo 13 anni

Dopo 13 anni, il Gimnasia La Plata torna a vincere il Clàsico contro l’Estudiantes allo stadio Juan Carmelo Zerillo, maglio conosciuto come El Bosque. 

 

 

Una vittoria nel segno del sale, dell’oro e della scaramanzia. Infatti, a 2 giorni dalla partita era stato lanciato del sale all’esterno dello stadio per interrompere il digiuno da vittorie del Lobo.  Inoltre, con il permesso del presidente Mariano Cowen è stato autorizzato un rito umbanda (culto animista sincretico afro-brasiliano): sono stati dipinti d'oro diversi luoghi come gli ingressi, i vasi di fiori presenti nei corridoi, le ringhiere del tunnel di accesso al campo e le bandierine del calcio d’angolo. Un colore che si attribuisce al successo, alla ricchezza e alla prosperità.

   

 

 

 

Proprio per questo, l’attuale portiere dell’Estudiantes ed ex Napoli e Catania, Mariano Andújar ha avvertito i suoi compagni di squadra di non toccare le ringhiere dorate quando scendevano le scale che portano al terreno di gioco, ma sembra che qualcuno non l'ha sentito e le ha toccate. 

 

 

 

Jogaram sal 🧂 antes do início do jogo no banco do Estudiantes pic.twitter.com/6N3fcHE5j1

— Kike Henrique (@KikeHenrique) March 20, 2023

E come se non bastasse è stato lanciato del sale anche sulla panchina dell’Estudiantes prima dell’inizio partita e ciò ha causato il ritardo del fischio d’inizio, con i giocatori che si rifiutavano di sedersi.  Rituali che sembravano inutili quando al 4’, l’ex Genoa e Palermo, Mauro Boselli aveva portato in vantaggio l’Estudiantes. Poi però gli effetti sono arrivati nella ripresa con i gol di Lescano e Tarragona che hanno dato il via alla festa del Lobo per le strade di La Plata.

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