Gilardino dice addio al calcio giocato: il suo futuro sarà in panchina

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Campione del mondo nel 2006, in bacheca anche una Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa del mondo per club - oltre al campionato d’Europa Under 21 e il bronzo olimpico conquistati con le nazionali giovanili dell’Italia. Alberto Gilardino dice basta, l’ex attaccante - tra le altre - di Parma Milan e Fiorentina ha chiuso così la sua carriera da calciatore, iniziata nella sua Biella e proseguita poi nelle giovanili del Piacenza.

L’exploit a Parma e l’avventura con il Milan che lo ha portato a far parte della spedizione in Germania della squadra di Marcello Lippi che riuscì poi a vincere la coppa più bella. Poi la Fiorentina, il Genoa e un finale di carriera con un’avventura in Cina prima è in Serie B poi. La Spezia ultima tappa, ora il violino può smettere di suonare. Ma nel futuro di Gilardino c’è ancora il calcio, solo con una prospettiva diversa.

Dopo essere stato ammesso, nelle scorse settimane, al corso da allenatore, l’ex attaccante ha ottenuto la licenza Uefa A e Uefa B. Anche per questo motivo non gli sarà più permesso scendere in campo con una squadra italiana. Ma Gila guarda avanti: il suo futuro sarà in panchina, un’avventura da iniziare con entusiasmo. Nelle prossime settimane l’ex attaccante si dedicherà allo studio e osserverà anche le prime partite in tribuna con una prospettiva differente, per arrivare così preparato al momento della giusta chiamata da parte del club che deciderà di puntare su di lui.

Dopo aver segnato 273 reti in carriera, Gilardino sogna ora di diventare grande anche nel ruolo di allenatore, dopo aver ufficialmente detto addio al calcio giocato. Una decisione salutata anche dall’amico Alessandro Diamanti, che con un post su Instagram gli ha augurato il meglio per questa sua nuova fase della carriera. “Campione assoluto, grande uomo e soprattutto grande amico! Ti aspetteranno altri tipi di sfide, mister Gila”, ha scritto.

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