Tale padre tale figlio, da Angel a Mikel è sempre un Merino a Stoccarda

Se credi nel destino, allora questa è la storia giusta. Forse sono mere coincidenze, ma è anche la solita magia che solo il calcio sa regalare, soprattutto nelle grandi competizioni. Euro 2024 ha la sua prima semifinale, Francia-Spagna, e se la Roja potrà giocarsi un posto per la finalissima il merito è del gol al 119’ di Mikel Merino. Un colpo di testa preciso, preso in controtempo Neuer e palla in rete, Merino può esultare. Prima viene circondato dagli abbracci dei compagni, poi va verso la bandierina: un'esultanza già vista.

Mikel come il padre 33 anni dopo

Il colore della maglia è lo stesso, sempre rosso, ma le circostanze ben diverse. Angel Merino, centrocampista, il 6 novembre 1991 con il suo Osasuna giocò in Coppa UEFA in trasferta contro lo Stoccarda al Neckarstadion (l’attuale MHPArena). La sua rete valse il momentaneo 2-0 e Angel esultò correndo verso la bandierina del calcio d’angolo e girandosi attorno, stringendo forte il pugno.

 

33 anni dopo il destino ha voluto che il figlio di Angel, Mikel Merino, segnasse il primo gol con la propria nazionale proprio a Stoccarda. Lì dove, tra l’altro, aveva esordito con la Roja il 3 settembre 2020 in un amichevole contro i tedeschi terminata 1-1. Il suo colpo di testa ha deciso la semifinale e quale modo migliore di festeggiare se non con un giro attorno alla bandierina, proprio come il papà.

Intervistato dalla stazione radio Cope, Angel ha dichiarato: “Mikel ha già fatto molte più cose di me, questa era l’unica che mi rimaneva. Avevo gli occhi lucidi, mi sono commosso. Un’altra favola calcistica, di quelle che lega spazi temporali lontani e unisce contesti differenti in una semplice esultanza. La famiglia Merino porterà per sempre nel cuore Stoccarda.

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