Genoa, Retegui: "Arrivo in un grande club, non vedo l'ora di iniziare"

Mateo Retegui è un nuovo attaccante del Genoa, neopromosso in Serie A. L'italo-argentino atterrato in Italia nella giornata del 25 luglio, sarà alla sua prima esperienza in Italia dopo le avventure in Argentina con Boca Juniors, Estuadiantes e Tigre

 

Per il classe 1999 29 gol negli ultimi due tornei con l'ultimo club di appartenenza. Ora una nuova sfida nel Paese che l'ha voluto fortemente come prima punta della Nazionale.

Presso la Sala Trofei del Museo del Genoa, il 24enne si è presentato alla stampa e alla città con grande voglia di fare bene. 

Genoa, le parole di Zangrillo, Ricciardella e Ottolini

Mateo Retegui è stato presentato in conferenza stampa nella Sala Trofei del Genoa. A prendere la parola il Presidente Alberto Zangrillo“Fare il presidente è un sogno meraviglioso. Quando sei anche tifoso è difficile e bisogna comportarsi di conseguenza. Talvolta con le parole risultati deludente ma contano i fatti. Oggi è un giorno che sembrava irrealizzabile. Questo sogno è entrato nella testa di un gruppo importante unito che ha alle spalle una grande proprietà illuminata, moderna che ha creduto di poter credere in un questo e passo dopo passo lo ha seguito e lo ha realizzato.

 

Questo tipo di operazione aveva bisogno di cautela e attenzione, delega data a Ricciardella che ha avuto un ruolo tattico impegnativo faticoso. Complimenti al nostro ds Ottolini anche lui maestro di diplomazia. Poi qui abbiamo in carne e ossa la realizzazione di un sogno che ci dice che il Genoa è tornato. Volevo saltare e ringraziare la sua splendida famiglia qui con noi, la dimensione umana a questo ragazzo l’hanno data loro".

Anche il Direttore Generale Ricciardella ha preso parola: “Sono contento avere qui Mateo. Ringrazio Zangrillo per le belle parole e per esserci stato vicino passo dopo passo in questa trattativa".

 

Prima di Retegui ha parlato il Direttore Sportivo Ottolini: "Mateo forse non lo sa ma già l'estate scorsa abbiamo provato a intavolare una trattativa. Lo seguiamo da tempo, poi in una cena a Genova è nata l'idea. Siamo molto contenti di averlo qui".

Retegui: "Un onore essere qui, farò del mio meglio"

Dopo le varie presentazioni, è toccato al grande acquisto del mercato genoano, Mateo Retegui: "Ringrazio il Presidente, il DG e il DS, per me onore essere qui. Questo club ha tanta storia dietro".

 


L'italia-argentino visibilmente emozionato: "Sono felice. Sono in una grandissima squadra con un grande allenatore. Ho parlato con Milito e mi ha detto che il Genoa è una bellissima società con  tifosi eccezionali.
Come mai ho scelto il Genoa? Avevo altre soluzioni. La voglia dell'allenatore e della società di prendermi ha inciso. Ho preso una decisione per me e per la mia famiglia e nel mio cuore c'era di venire al Genoa. Sono felice di essere qua".

Sul primo rapporto con Gilardino: "Mi ha parlato di calcio. E' un grande allenatore, è stato un grande giocatore della Nazionale e per me è un onore che sia il mio mentore. Spero di imparare molto da lui e da tutta la squadra. E' un onore giocare nella Serie A così come è un sogno giocare in Nazionale. Mi devo allenare molto. Grazie a Roberto Mancini ha parlato bene di me".

 

"Spero di imparare molto in squadra - continua Retegui -  e di essere protagonista partita dopo partita. Ho giocato nel Tigre fino a giovedì. Sono in un'ottima condizione".


Da Milito a Simeone, nella storia del club c'è grande feeling tra Argentina e Genoa. L'attaccante sente la responsabilità della maglia: "Tutto, onere e onore essere qui, voglio indossare la maglia e difenderla alla morte. Se conosco la storia di Genoa e Boca? Sono molto felice di rappresentare questo scudo importante per il calcio italiano. Mio bisnonno è genovese da parte di mio papà, è il destino che voleva giocassi qui, sono molto felice".

 

 

"Obiettivo vincere. Paragone a Milito un onore"

Il nuovo acquisto del Genoa spiega l'obiettivo personale e di squadra: "La cosa più importante è giocare a pallone, essere felice e che la squadra faccia bene. Fare gol è quello che mi viene chiesto. L'Italia è una grande occasione per me, grazie a Mancini e allo staff per la possibilità, sono fortunato a vestire la maglia della nazionale, è un sogno che si è realizzato".

 

Sul numero di maglia: "Sarà il 19. Soprannome? No, el Chapa è mio papà, io sono Mateo. Vacanze? No Messina vacanza, non riposerò. Giovedì ho giocato l’ultima partita, a dicembre è iniziato il campionato in Argentina. Ora niente risposo, voglio giocare”.

Sul paragone con Milito: "Per me è un onore. Sono felice di essere qua e per la presentazione. E' un sogno molto grande. Forza Genoa".

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