Icardi, l'eroe di Genoa-Entella: il romanista omonimo di Maurito

Icardi segna al Genoa. Niente di nuovo, già successo in passato: Maurito il primo gol di una lunga serie in Serie A lo segnò proprio ai rossoblù nel derby di Genova del 18 novembre 2012. Sì ma… l’Icardi in questione si chiama Simone! E con l’argentino in comune ha solo il cognome nonostante all’accostamento ormai ci sia abituato.

Nemmeno lontanamente parenti, i due. Anzi. Simone fa il centrocampista e gioca nell’Entella, squadra chiavarese che dopo un'estate vissuta tra ricorsi e controricorsi in tribunale finalmente può sorridere. Stasera, con una doppietta a Marassi, ha fatto la storia del club del presidente Gozzi sconfiggendo il Genoa ai rigori dopo il 3-3 in 120’. Regalando ai biancocelesti gli ottavi di finale di Tim Cup contro la Roma. La sua Roma.

Simone infatti è romano e romanista e nelle giovanili giallorosse ci ha anche giocato fino agli Allievi. Era l’annata dei ragazzi del ’96 insieme a Lorenzo Pellegrini, amico che incontrerà quindi presto da avversario. Come allenatore alla Roma ha avuto anche Vincenzo Montella, tra gli altri. In Roma-Entella avrà di fronte anche quel Nicolò Zaniolo che invece ha fatto il suo percorso inverso: cresciuto nell’Entella ed esploso proprio a Roma.

Per Simone Icardi sarà un’emozione unica sfidare Daniele De Rossi, il suo idolo di sempre che durante gli anni alla Roma ammirava da vicino guardando le partite della prima squadra. “Gioca nel mio stesso ruolo e poi è una bandiera della Roma, la squadra dove sono cresciuto”. Studiava anche da Radja Nainggolan, altro calciatore per il quale non ha mai nascosto una certa ammirazione.

Chissà, magari col capitano della squadra allenata da Di Francesco avrà anche la possibilità di scambiarsi la maglietta realizzando un vero e proprio sogno. Diventato realtà grazie anche e soprattutto alla sua doppietta segnata stasera al Genoa. Una doppietta di Icardi. Simone e non Mauro. Le lacrime versate dal ragazzo classe ’96 in occasione della retrocessione della scorsa stagione dopo i playout con l’Ascoli non sono mai state più lontane.

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