Empoli, Gemmi: "Mercato complicato, ma abbiamo acquistato i nostri obiettivi"
A qualche settimana dalla chiusura del mercato, il Direttore Sportivo dell'Empoli, Roberto Gemmi, è intervenuto in conferenza stampa per analizzare i colpi e la stagione in arrivo.
Le parole del DS Gemmi
Sul mercato appena concluso: "Questo mercato è stato complicato, e lo sarà sempre di più col passare del tempo. Faccio fatica a capire perché debba durare così a lungo; tutti riconosciamo che non è ideale, ma non ne comprendiamo davvero il motivo. Abbiamo comunque portato avanti il mercato seguendo gli obiettivi che io e il mister avevamo in mente. Tuttavia, continuo a riflettere su ciò che non siamo riusciti a realizzare".
Sulle uscite: "Non c'è stata un'operazione che mi abbia lasciato con il magone. Hai tante idee, le approfondisci, ma a volte non riesci a prendere quel giocatore. Per quanto riguarda le uscite, sono state determinate da richieste precise dei giocatori di cambiare aria, e abbiamo attribuito un valore a ogni operazioni".
De Sciglio e Anjorin vestiranno la maglia dell'Empoli: "Anjorin era un giocatore che avevamo seguito con attenzione e abbiamo deciso di portarlo a Empoli a titolo definitivo, sfruttando i buoni rapporti con un club importante. Nonostante abbia impressionato nei primi allenamenti, manteniamo la calma, poiché il calcio d'agosto richiede tempo e pazienza. Per quanto riguarda De Sciglio, cercavamo un giocatore di esperienza che potesse dare un contributo nello spogliatoio e fosse in grado di ricoprire diversi ruoli in campo. Vasquez? Spero sia un'intuizione, lo seguivo da molto".
"Fazzini? Ha attirato l'attenzione sul mercato, con molto più di semplici sondaggi, ma insieme al presidente abbiamo deciso di trattenerlo. Lo considero un vero e proprio "acquisto" per la squadra, perché Empoli è l'ambiente ideale per permettergli di crescere e migliorare ulteriormente".
L'Empoli ha dovuto affrontare l'addio di Caputo: "Colgo l'occasione per ringraziarlo per la sua grande professionalità. Ci ha dato un contributo importante nello spogliatoio. Parlandogli, gli avevo spiegato quanti attaccanti avremmo voluto aggiungere, e sapeva che avrebbe dovuto condividere il reparto offensivo. Lui si sente ancora in grado di essere protagonista, e può esserlo. Abbiamo quindi deciso, in modo fisiologico, di risolvere il contratto".
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