Gasperini: "Atalanta in Champions? Voglio giocarmela"

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L'Atalanta si gode ancora per un po’ il poker contro l'Inter. Tre punti importanti per una squadra che sembra aver ritrovato la giusta strada dopo un avvio non proprio impeccabile, anche a causa di qualche infortunio. Contro un avversario "speciale" per Gasperini, che ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Io non ho rancore verso gli interisti - sottolinea - e mi spiace che molti ce l’abbiano con me. Forse hanno interpretato la mia analisi come un attacco all’Inter, ma io dicevo soltanto che la società all’epoca non era strutturata per vincere e infatti ha faticato per anni. Adesso ha messo le basi per costruire un futuro importante e secondo me, in prospettiva, è la squadra che butterà giù la Juve dal trono”, e su Mourinho sottolinea “Non ho trovato offensivo il suo gesto. Il calcio ha bisogno di ironia. Più che la mano, mi ha fatto ridere la smorfia buffa”.

All'Atalanta la parola d'ordine è sempre stata "gruppo", Gasperini in questa intervista lo "scompone" parlando di alcuni singoli: Mancini continua a segnare e non mi sorprende, perché attacca la palla e la porta con un tempismo eccezionale. Nella nostra area di rigore si combatte duro. Lui è un difensore e allora deve imparare da Chiellini, Masiello, Toloi... Devo dire però che domenica è stata la difesa a darmi più soddisfazione. Toloi, Dijmsiti e Mancini, linea inedita, ma hanno giocato con gli stessi principi dei titolari e per me non è un aspetto marginale.

Anche Barrow è partito col botto - prosegue Gasp - ma non è sempre facile confermarsi. Ha la testa al posto e le difficoltà lo aiuteranno a crescere”, spiega Gasperini. Ilicic è un grande campione che a volte dimentica ciò che serve per esserlo. Quando è tornato dalla Nazionale era arrabbiato e io pure, ci siamo scontrati. Ma sotto i miei modi burberi c’è affetto. Papu Gomez? L’anno scorso ha pagato la delusione per la Nazionale ma adesso è sereno. Entrato nella dimensione del vero Capitano". Infine, Zapata: "Se decolla lui, vola l’Atalanta".

Quattro vittorie di fila che rilanciano l’Atalanta in zona Europa League a -3 dal Milan: "Per ora cerchiamo conferme in un campionato equilibratissimo, a sud della Juve. Non firmerei per un posto in Europa League rinunciando all’ipotesi Champions, anche se la certezza dell’Europa è tanta roba. Per principio, mi piace sempre giocarmela. Non avrei firmato per un pareggio con l’Inter".

Infine si complimenta con alcuni suoi colleghi che in Serie A stanno regalando un calcio di qualità: "Ancelotti è stato straordinario. Non ha trovato difficoltà dopo Sarri e ha ricostruito un Napoli più vario e imprevedibile. De Zerbi lo avevo già ammirato a Palermo e Benevento. Ho visto tante belle partite, di recente Spal-Cagliari. Ci sono tante squadre che provano a giocarsela anche con coraggio, come l’Atalanta".


Il resto dell'intervista su La Gazzetta dello Sport.

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