Galliani: "Berlusconi, che dolore. Monza? Finché non mi cacciano resto qui"
"Che uomo sono oggi? Un uomo molto addolorato". È un momento complicato per Adriano Galliani che, intervistato ai microfoni di Sky Sport, ha voluto ricordare Silvio Berlusconi. "Mi sento orfano. Ho perso un maestro, la persona da cui ho imparato tutto. Ora cercherò di andare avanti. Lo sentivo tutte le sere, adesso continuo a guardare il telefono e non arrivano più le telefonate".
Monza, le parole di Galliani
"Ho incontrato Berlusconi il 1 settembre del 1979 e da lì è iniziata la mia storia nella tv e nel calcio, la mia vita" ha proseguito Galliani. "Due cose mi disse Silvio quando comperammo il Milan nel 1986: “Il calcio afferisce alla sfera dei sentimenti e non a quella del business” e “Il calcio assomiglia un po’ alla religione, ha dei misteri gaudiosi e dei misteri dolorosi”. E così siamo andati avanti, tra Istanbul e Atene, tra essere eliminati dal Cittadella e vincere a Pisa dopo due gol nei primi sei minuti. Quel poco che ho imparato nella vita l’ho imparato quasi tutto da lui".