Dal Brasile di Thiago Silva al Lecce di Liverani: la rinascita di Gabriel
Prima il blackout, dopo la luce. Poi ancora blackout, per passare di nuovo alla luce. Gabriel Vasconcelos è fatto così: leader a intermittenza del Lecce di Liverani, protagonista contro la Lazio più nel bene che nel male. Il risultato finale lo incorona man of the match: 2-1 per i giallorossi. Il campo, dati alla mano, pure: il gol di Caicedo nasce da un suo errore, poi sbaglia due rinvii e mette in difficoltà i compagni. Nel frattempo, tra una cosa e l’altra, salva però su Immobile evitando il 2-0 e nega ad Adekanye un gol già fatto. Discontinuo secondo il Milan, che l’ha svincolato nel 2018, “sensibile” per Liverani, che l’ha abbracciato a fine partita.
GIOVANE PROMESSA
Arrivato in Europa nell’estate del 2012, Gabriel è alla prima vera stagione da titolare in Serie A. Quando il Milan lo prese dal Cruzeiro aveva 19 anni, alle spalle una presenza in nazionale con la squadra di Mario Menezes. 3-0 contro la Svezia, Gabriel tra i pali e una difesa a 4 con Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz ed Alex Sandro: un biglietto da visita niente male per la dirigenza rossonera, che sperava di aver trovato il portiere del futuro. Invece, Gabriel è finito al centro di una serie di prestiti in giro per l’Italia: bene in B con Carpi, Empoli e Perugia, impreparato in Serie A quando Napoli e Cagliari hanno puntato su di lui.
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LA RINASCITA CON IL LECCE
Il presidente Saverio Sticchi Damiani, la scorsa estate, gli ha offerto l’opportunità della vita: dall’Umbria al Salento a parametro zero, per provare ancora una volta ad affermarsi in Serie A. Il risultato? Troppo distratto nell’esordio a San Siro (4-0 per l’Inter), a volte decisivo, altre sfortunato nel corso della stagione. Eppure, per chi lo osserva da vicino, in una fase di crescita continua. 28 anni da compiere a settembre, il portiere dei giallorossi migliora con il resto della squadra: la sua consacrazione, chissà, potrebbe essere proprio dietro l’angolo.
Il curriculum non gli manca affatto, le opportunità per farlo, specialmente nelle prossime settimane, pure. Il bello e il cattivo tempo, nella lotta-salvezza, può farlo davvero lui: protagonista contro la Lazio, supereroe quando vola tra i pali. A tratti impacciato con il pallone tra i piedi, eppure... indubbiamente efficace.