Calciava le zucche, il giornalismo e Harry Potter: Napoli, chi è Gabri Veiga
Una normale visita a casa degli zii. La curiosità nel vedere per la prima volta una zucca per un bambino di 3 anni, poi il gesto naturale e istintivo di prenderla a calci. È scattata più o meno così la scintilla tra il calcio e Gabri Veiga, che oggi veste la maglia del Celta Vigo e ha attirato l’interesse del Napoli dopo una stagione da rivelazione in Spagna.
Nato a O Porriño, cittadina industriale presente nel cammino di Santiago de Compostela, Gabri Veiga ha iniziato a giocare all’età di 4 anni al Louro Tameiga per poi passare al Santa Mariña, la squadra in cui avevano giocato anche suo padre e i suoi zii. Al momento di festeggiare il suo undicesimo compleanno, Gabri è entrato nel settore giovanile del Celta Vigo, il club della sua vita come lo ha definito. Il classe 2003 ha iniziato nel Juvenil A del club galiziano prima di debuttare nella squadra B nella terza serie spagnola a 17 anni, nonostante un fisico troppo leggero che negli anni precedenti lo aveva penalizzato.
Tredici mesi dopo, Veiga ha esordito in Prima Squadra nella vittoria contro il Valencia per poi partire titolare nella sconfitta per 3-0 contro il Barcellona. Durante l'estate del 2021, dalle parti del Balaidos è scoppiato il caso Bugarín, che ha fatto saltare i rapporti tra il presidente Carlos Mouriño e l'agente di Denis Suárez. Veiga è stato coinvolto in quella controversia in quanto era rappresentato dalla stessa agenzia del centrocampista e il club non gli ha permesso di allenarsi agli ordini del Chacho Coudet fino a quando non ha firmato il rinnovo. Così, il classe 2002 ha aumentato gli allenamenti in palestra per irrobustire il fisico e in quella stagione ha segnato 9 gol in 31 presenze con il Celta B, impreziosite alle 10 apparizioni in Prima Squadra, da trequartista, mezzala o esterno a piede invertito. Il tutto mentre studia giornalismo all’Università.
Centrocampista box to box, buona fisicità e inserimenti, nella scorsa annata è stato promosso in Prima Squadra in maniera definitiva ed è stato soprannominato Gabri Potter, in riferimento al mago della Rowling. Un inizio da alternativa, per poi aumentare i minuti in ogni partita durante le prime 4 giornate di campionato. Nella sconfitta contro il Cadice ha realizzato il suo primo assist e nella giornata successiva ha segnato il suo primo gol in campionato contro l'Atlético. Alla prima da titolare ha segnato al Betis con un pallonetto, per poi ripetersi contro l'Almería, prima di essere espulso dal VAR per un fallo sull’argentino Robertone. 11 gol in 36 partite nell’ultima annata agli ordini di Coudet e Carvalhal, culminata con la doppietta nella vittoria salvezza contro il Barcellona. Dal celeste del Celta all’azzurro del Napoli, Gabri Veiga potrebbe presto incantare anche il Maradona.
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