Forlan: "Brasile e Germania le favorite per il Mondiale". Poi frecciata all'Italia: "Non ti qualifichi grazie alla storia o ai nomi"
Pensi al Mondiale e pensi ai grandi campioni, veri simboli delle proprie Nazionali. Fra questi c’è stato anche Diego Forlan, attaccante formidabile di un Uruguay al quale negli ultimi anni non sono certo mancati i grandi calciatori. 36 gol con la Celeste, il secondo nella storia dietro al solo Suarez. Tre Copa America e tre Mondiali. Cinque gol in sette partite nel 2010, miglior giocatore del torneo. Ora va per i 38, gioca in Cina, ha detto addio alla Nazionale e i Mondiali in Russia se li gusterà da tifoso. Rimpianti? Zero: “Dopo Brasile 2014 sapevo che sarebbe stato molto difficile per me arrivare in Russia – racconta Forlana Fifa.com – ovviamente mi piacerebbe giocarlo, ma ho già fatto tre Mondiali e un grande torneo nel 2010. Non lo cambierei mai con la possibilità di tornare di nuovo in campo".
"Ritirarsi dal calcio internazionale è stata una decisione personale, ed ero molto sicuro di quello che stavo facendo. Ho giocato per il mio paese per più di dieci anni, con alti e bassi. È stata un'esperienza fantastica, però, e la cosa più bella è che sia finita bene. Se non fosse così, potrei essere seduto qui a dire quanto mi piacerebbe tornare, ma non è così”. In Russia non ci sarà l’Italia, grande esclusa insieme a Olanda e Cile: “No, non sono sorpreso – ammette poi Forlan – abbiamo vinto due coppe del mondo, più Copa America di tutti. Eppure anche noi delle volte siamo rimasti fuori. Oggi chiunque può battere chiunque. L'Italia ha vinto il titolo mondiale nel 2006, ma poi è uscita nella fase a gironi nel 2010 e 2014. Non è andata oltre il primo turno. Non vinci grazie alla tua storia, alla maglia o ai nomi dei tuoi giocatori. Dipende tutto da come lavori sul momento”.
Due i momenti che si porterà sempre nel cuore: “La vittoria contro il Ghana in Sudafrica (nei quarti di finale nel 2010, ndr). Sembrava persa, ma alla fine abbiamo vinto ai rigori, incredibilmente. Poi il Golden Ball come giocatore del torneo “. Poi l’occhio cade inevitabilmente su quello che potrà accadere in Russia: “L’Uruguay si è qualificato bene e sono fiducioso. Sono sicuro che la squadra giocherà un ruolo da protagonista. L’importante è passare il girone e non perdere la prima partita, come è successo a noi in Brasile. Siamo un paese piccolo, ma a nessuno piace giocare contro l’Uruguay”.
Chiosa finale sulle favorite: “Brasile e Germania su tutte. La Seleçao sta giocando davvero bene e ha Neymar, il terzo giocatore più forte al mondo dietro a Messi e Ronaldo. Tite ha grandi giocatori e ha ricostruito la squadra rendendola molto più solida in difesa. È un allenatore che ama davvero pianificare in anticipo ed è un tattico molto astuto. Se le cose rimarranno come sono, avranno una grande possibilità”