Foggia, la rabbia del presidente Sannella: "Questa è gente che fa male al calcio"

Rabbia e delusione. Con queste parole il presidente del Foggia Calcio, Fedele Sannella, a TeleFoggia ha commentato la decisione da parte della Lega di Serie B di non far disputare i playout, dopo la retrocessione d'ufficio comminata al Palermo per gli illeciti amministrativi della gestione Zamparini. Di seguito, le sue parole. "Il Foggia Calcio sta valutando e sta seguendo passo dopo passo quello che stanno facendo alla città di Foggia e alla famiglia Sannella. I Sannella hanno continuato a tirare fuori soldi visto che altri imprenditori non ci hanno aiutato. Adesso sembrano tutti bravi e i Sannella sembrano essere diventati dei c...... Fedele Sannella ha fatto due mesi di galera senza avere colpa, per colpa di un socio che ha fatto il comodo suo. Noi non accettiamo quello che il consiglio di çega ha fatto. Il consiglio è formato da Mezzaroma che è vicepresidente e copatron della Salernitana, da Santopadre che è presidente del Perugia, cioè da tutte persone interessate. Non hanno dato neanche la possibilità al Palermo di difendersi. Tutte le società sono coinvolte e cointeressate, a partire dal Benevento che scala una posizione e va terza. Loro hanno preso questa decisione inammissibile, ascoltando il parere di un avvocato che non sappiamo chi sia. Se hanno preso questa decisione è perché sanno che non ci restituiranno neanche un punto. La nostra speranza è una sola: poter partecipare ai playout. E questo vi deve far capire cos’è l’Italia ed è lo specchio della nostra ex bella Italia. Questa è gente che fa male al calcio, fa male allo sport e fa male alla nostra Italia".


Continua Sannella: "Abbiamo passati mesi difficili, abbiamo messo tutto quello che era possibile per cercare di recuperare gli 8 punti di penalizzazione nel minor tempo possibile. Quando quest’estate i tifosi hanno sentito la campagna acquisti erano contentissimi. Poi la situazione ha portato, nostro malgrado, ad una cosa imprevedibile. Il calcio è una cosa a sé. Abbiamo combattuto per cercare di uscire fuori da questo tunnel perché sappiamo di essere innocenti. Non sappiamo se il progetto continua, dobbiamo fare le nostre valutazioni e poi decideremo. E comunque noi abbiamo combattuto finora e continueremo a combattere. Noi faremo tutti quello che è in nostro possesso per cercare di difenderci e tutelarci dalla decisione che hanno preso, una decisione anticostituzionale. Le regole sono state stabilite ad inizio cambiato e questi signori le hanno cambiate in corsa”

Google Privacy