Foggia, Maiuri: "Partiamo un gradino sotto, ma non ci sentiamo da meno"
Dopo l'addio di Eziolino Capuano, il Foggia ha presentato il nuovo allenatore rossonero, Vincenzo Maiuri, lo scorso anno sulla panchina del Sorrento in Serie D.
"Una piacevole riscoperta. Anni fa ha allenato mio figlio. Abbiamo iniziato un programma che ci vede molto impegnati in una cavalcata lunga e tortuosa", ha esordito il presidente Felleca durante la conferenza di presentazione presso la Sala 'A. Fesce' dello Stadio Zaccheria.
"Sono davvero felice di essere diventato l'allenatore del Foggia. La società mi ha chiesto il mantenimento della categoria e probabilmente, per una piazza super blasonata come quella di Foggia, può essere poco. Ma ovviamente dovremmo andare step dopo step. So di non avere tanto tempo per iniziare, ma nonostante questo ritardo ce la metteremo tutta per dare onore alla piazza di Foggia", ha spiegato il neo allenatore rossonero.
"Ho avuto modo di conoscere Corda telefonicamente agli inizi di agosto, poi personalmente dopo ferragosto. Ho trovato una persona diversa da quella che mi aspettavo. È molto disponibile. Io caratterialmente rispetto il ruolo degli altri, e mi sono trovato bene con lui. Mercato? ci metto la faccia, e ho chiesto garanzie alla società. Mi fido di loro. Interverranno per rinforzare un organico che è ancora un cantiere aperto".
E sul campionato: "Ci sono grandissime squadre di livello, ma ovviamente non è il blasone che fa la differenza in campo. Partiamo da un gradino in meno, ma non siamo da meno. La prima cosa che dobbiamo fare è dimostrare di essere all'altezza del compito che ci è stato affidato. La mia idea di calcio? ho utilizzato l'allenamento di oggi per rendermi conto delle caratteristiche dei difensori, parte tutto da lì ovviamente. Mi sono fatto un'idea e mi sono confrontato con lo staff tecnico. Pian piano possiamo arrivare a giocare con la difesa a quattro. Al di là del modulo, vorrei dare una determinata fisionomia alla squadra. L'inizio sarà sicuramente difficile, ma è nelle difficoltà che gli uomini diventano forti".