Foggia, guerra tra i soci: "Non è mia responsabilità se non si chiude in breve”. Felleca risponde: "Pronto anche domani"

Tornano a farsi tesi i rapporti tra i soci dopo le recenti questioni che hanno visto il Foggia rendersi protagonista per le ormai note vicissitudini societarie. 

Protagonisti in questo caso Roberto Felleca e Maria Assunta Pintus in una storia che sembrava finalmente essere arrivata ad un felice epilogo proprio in queste ultime settimane. Era stata l'offerta del gruppo Di Silvio a smuovere le acque, facendosi avanti per rilevare l'80% del club di proprietà del duo sardo, acquisto che si sarebbe poi completato con il restante 20% di Pelusi ad opera di Francesco Marrocchino. 

Nella giornata di mercoledì 20 la svolta: Pintus comunica di aver esercitato il diritto di prelazione rispetto alle quote di Felleca che aveva già aggiunto un accordo di massima con l'imprenditore lucano. Frenano le trattative, e tra Pintus e Felleca si susseguono dichiarazioni non senza esclusione di colpi (bassi). 

Venerdì 22 segnali di distensione: Roberto Felleca annuncia la sua piena disponibilità a formalizzare nel più breve tempo possibile il passaggio delle quote, non mostrando però un po' di incertezza sulla capacità della sua socia di poter portare avanti il progetto. Nel mezzo il rammarico del presidente rossonero per la mancata chiusura con il gruppo Di Silvio, il quale avrebbe goduto - a detta dello stesso - del supporto di una "figura del calcio mondiale" come Luciano Moggi, anche se, come ha precisato lo stesso ex dg della Juventus in esclusiva ai microfoni di gianlucadimarzio.com, si sarebbe trattato di un supporto più morale che materiale data la sua nota impossibilità.

Tutto tace fino alla giornata di lunedì 25 quando arrivano prima le dichiarazioni della Pintus, che lamenta la mancanza di volontà del socio Felleca di agevolare il trasferimento delle quote in tempi stretti e puntualizzando di esimersi da qualsiasi responsabilità in ottica chiusura della trattativa. In serata poi, ecco arrivare la risposta del presidente rossonero, che tramite un comunicato spedisce le accuse al mittente e ribadisce la sua ferma volontà "anche nel corso di questa settimana" - specifica - a mettere nero su bianco l'accordo sulla base delle stesse condizioni offerte dal gruppo Di Silvio, in modo da mettere un punto a questo capitolo che sembra non avere fine.

A cura di Luca Paglia

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